E’ l’Esperienza Inattesa il fil rouge della stagione teatrale 2018/2019 del Teatro Nuovo di Napoli, ricca e articolata nelle proposte che ne compongono il programma, e che, dal prossimo ottobre fino ad aprile 2019, animeranno la storica sala cittadina, rispettandone la naturale vocazione per la drammaturgia contemporanea.
Un programma intenso che ospiterà, oltre ai nove spettacoli in abbonamento fisso, cinque spettacoli in opzione, due anteprime di stagione, un doppio focus sulla danza contemporanea con le rassegne Monday Dance 2018 e Quelli che la Danza 2019, la seconda edizione della rassegna Stand Up Comedy Live in Napoli e la terza edizione de Il Nuovo suona giovane, la rassegna Migranti Bandoneón e La Rete dell’Immaginario, che andranno a completare l’intera programmazione.
La formula di abbonamento alla stagione 2018/2019 (per gli affezionati e per i nuovi) prevede undici spettacoli, composta dai nove spettacoli in abbonamento più due a scelta fra i cinque in opzione. Sono previste ulteriori agevolazioni per chi sottoscriverà l’abbonamento entro il 27 luglio 2018, che si estenderanno a tutte le rassegne in programma lungo l’intera stagione e ad alcuni eventi presentati in collaborazione con la Sala Assoli.
“Abbiamo sposato lo slogan Esperienza Inattesa – sottolinea il direttore Alfredo Balsamo – perché l’esperienza della relazione unica e irripetibile che il teatro stabilisce tra gli attori e il pubblico in questa sala, per le sue caratteristiche di luogo e spazio, assume un senso forte, evidente. Forse anche perché il programma disegnato per questa nuova stagione, l’ottava diretta dal Teatro Pubblico Campano, è il frutto dell’esperienza di questi anni di costante osservazione e riflessione sulla sempre più mutevole sensibilità culturale del pubblico. Crediamo, o quantomeno ci auguriamo, che questo cartellone ricco d’incroci tra generi e stili, tra nuove e antiche urgenze di rappresentazione, possa suscitare sorpresa e curiosità”.
Saranno i volti di importanti artisti del panorama teatrale, tra i quali Claudio Santamaria con i Marlene Kuntz, Chiara Caselli, Marco Baliani, Giuseppe Battiston, Imma Villa, Fausto Russo Alesi, Francesco Di Leva, Chiara Baffi, Daria Deflorian, Monica Piseddu, Tony Laudadio, Lino Musella, Michelangelo Dalisi, Francesco Brandi, Giulio Forges Davanzati, a dare voce e anima alle storie sul palcoscenico partenopeo.
Palcoscenico che ospiterà spettacoli e riletture firmati da importanti registi, in alcuni casi anche interpreti in scena, del panorama nazionale e internazionale come Antonio Latella, Roberto Latini, Andrea Renzi, Pierpaolo Sepe, Carlo Cerciello, Raphael Tobia Vogel, Maria Maglietta, Fabrizio Arcuri, Paolo Valerio, Gianfelice Imparato, Pino Carbone, Mario Gelardi, Fortunato Calvino, che porteranno in scena testi di autori che vanno, fra gli altri, da Robin Maugham a Daniel Glattauer, da Nick Paine a Dennis Kelly, da Carlo G. Gabardini a Manlio Santanelli, da Linda Dalisi a Francesco Brandi.
A inaugurare la stagione teatrale, giovedì 11 ottobre 2018 (in scena fino al 14), sarà Gianfelice Imparato che dirige iNuovi, i giovani diplomati della Scuola per Attori ‘Orazio Costa della Fondazione Teatro della Toscana, in Eduardo per i Nuovi. Il repertorio comico di De Filippo, viene messo in scena anche con trasposizione del dialetto, per rendere chiaro che i meccanismi della drammaturgia comica, di cui Eduardo aveva grande conoscenza, sono universali.
Dal 20 al 21 ottobre 2018, l’autore e regista Fortunato Calvino ci conduce nel mondo de La Tarantina L’ultimo Femminièllo dei Quartieri Spagnoli, con La Tarantina (Carmelo Cosma), e con Luigi Credendino, Roberto Maiello e Antonio Clemente. Una piéce-testimonianza della sua storia, della sua vita e di quanto questa, alle volte, possa esser stata crudele.
Da mercoledì 24 a domenica 28 ottobre 2018, Francesco Di Leva sarà interprete di Muhammad Ali uno spettacolo di Pino Carbone e Francesco Di Leva, con la drammaturgia di Linda Dalisi. In scena un attore e un regista che, sotto gli occhi degli spettatori, costruiscono emotivamente, poeticamente e artisticamente lo spettacolo. L’ispirazione nasce concretamente dal corpo di Muhammad Ali, un corpo allenato, messo in gioco, sfidato, osannato, osservato, acclamato.
Dall’8 all’11 novembre 2018, saranno in scena Tony Laudadio, Emilia Scarpati Fanetti, Andrea Renzi, Lino Musella, Maria Laila Fernandez ne Il servo di Robin Maugham, traduzione di Lorenzo Pavolini, per la regia di Andrea Renzi e Pierpaolo Sepe. Il lavoro di Andrea Renzi e Pierpaolo Sepe parte dall’adattamento teatrale che Maugham realizzò nel 1958, ed evoca le atmosfere del celebre film di Joseph Losey del 1963 con la sceneggiatura di Harold Pinter. La traduzione di Lorenzo Pavolini intreccia le due versioni del testo, concentrandosi essenzialmente sulla scrittura del romanzo.
++Antonio Latella porterà in scena, dal 16 al 18 novembre 2018, Aminta di Torquato Tasso, nella drammaturgia di Linda Dalisi, con Michelangelo Dalisi, Emanuele Turetta, Matilde Vigna, Giuliana Bianca Vigogna. Le suggestioni di Antonio Latella su Aminta di Torquato Tasso, portano la compagnia Stabilemobile a confrontarsi con il grande autore italiano, partendo dalla compresenza in esso di due forze: la spregiudicata ricerca d’innovazione linguistica, e la tensione verso un classicismo da reinterpretare.
Dal 22 al 25 novembre 2018 sarà la volta di Claudio Santamaria e i Marlene Kuntz ne Il Castello di Vogelod, viaggio musicale nella pellicola di Murnau tra parole e immagini, per la regia di Fabrizio Arcuri. Questa pellicola in particolare è estremamente teatrale per l’intreccio e per la claustrofobia che riesce a creare, sempre rimanendo al chiuso di quattro pareti. Alla regia del film si sovrappone una regia teatrale che aumenta e potenzia la tensione grazie alla colonna sonora dei Marlene Kuntz, e alla voce e l’interpretazione di Claudio Santamaria, che si fa narratore della vicenda ma anche attore agente sulla scena.
Chiara Caselli e Paolo Valerio saranno in scena, dal 12 al 16 dicembre 2018, in Le ho mai raccontato del vento del Nord di Daniel Glattauer, traduzione di Andrea Cipriani, per la regia di Paolo Valerio. Un’email all’indirizzo sbagliato e tra due perfetti sconosciuti scatta la scintilla. Come in una favola moderna, dopo aver superato l’impaccio iniziale, tra Emmi Rothner e Leo Leike s’instaura un’amicizia giocosa, segnata dalla complicità e da stoccate d’ironia reciproca, e destinata ben presto a evolvere in un sentimento ben più potente, che rischia di travolgere entrambi.
A dare il via alla programmazione del nuovo anno sarà Marco Baliani con due spettacoli in successione. Dal 12 al 13 gennaio 2019 sarà protagonista di Kohlhaas dal racconto Michele Kohlhaas di H. von Kleist, scritto a quattro mani con Remo Rostagno, per la regia di Maria Maglietta. E’ la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena.
Dal 16 al 20 gennaio 2019, Marco Baliani sarà ancora in scena con Corpo di stato, per la drammaturgia e la regia di Maria Maglietta. Nei cinquantacinque giorni della prigionia di Moro si racconta una lacerazione, di come il tema della violenza rivoluzionaria abbia dovuto fare i conti con un corpo prigioniero. Questa immagine è divenuta spartiacque per scelte fino ad allora rimandate, facendo nascere domande e conflitti interiori non più risolvibili con slogan o con pratiche ideologiche.
Dal 30 gennaio al 3 febbraio 2019, Giuseppe Battiston sarà protagonista in Churchill di Carlo G. Gabardini, per la regia di Paola Rota. Il testo mostra Churchill in un presente onirico, in cui la sua intera esistenza è compresente, e finisce per parlare a noi e di noi oggi, con una precisione disarmante. Battiston incontra la figura di Churchill, la porta in scena, la reinventa, indaga il mistero dell’uomo attraverso la magia del teatro, senza mai perdere il potente senso dell’ironia.
Raphael Tobia Vogel dirige Sebastiano Bottari, Francesco Brandi, Miro Landoni, Daniela Piperno, Sara Putignano, dal 20 al 24 febbraio 2019, in Buon anno, ragazzi. di Francesco Brandi, una commedia esilarante sull’incapacità di esprimere i nostri sentimenti, di utilizzare un vocabolario leale e perché no, dolce, con le persone che ci sono più vicine.
Il testo di Brandi evoca l’errore umano di pensare che il male, di qualsiasi natura esso sia, capiti sempre agli altri.
A marzo, dal 2 al 3, sarà in scena Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni, un progetto di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, con Daria Deflorian, Monica Piseddu, Antonio Tagliarini e Valentino Villa. Punto di partenza e sfondo del lavoro è un’immagine forte, tratta dalle pagine iniziali del romanzo L’esattore dello scrittore greco Petros Markaris, scritto nel 2011. Siamo nel pieno della crisi economica greca quando vengono trovate le salme di quattro donne, pensionate, che si sono tolte volontariamente la vita.
Chiara Baffi e Alessandro Palladino saranno i protagonisti, dal 6 al 10 marzo 2019, in Nerium Park di Josep Maria Mirò, traduzione Angelo Savelli, per la regia di Mario Gelardi.
Marta e Gerardo sono una giovane coppia che decide di acquistare, attraverso un mutuo trentennale, un prestigioso appartamento in un complesso abitativo di nuova costruzione alla periferia della città. Lo spettacolo racconta dodici mesi nella vita di Marta e Gerardo, che non hanno modo di liberarsi di quella casa, che nessuno vuole più.
Dal 20 al 24 marzo 2019, la programmazione proseguirà con Imma Villa e Fausto Russo Alesi in Regina Madre di Manlio Santanelli, nell’adattamento e la regia di Carlo Cerciello.
Un dramma profondamente ambiguo, ambientato in un luogo della mente dove i due attori danno vita a un vero e proprio duello tra Madre e Figlio, combattuto con quell’arma micidiale e fantastica che è la parola.
Roberto Latini firma adattamento e regia di Cantico dei Cantici, di cui è anche interprete, in scena dal 3 al 4 aprile 2019. E’ uno dei testi più antichi di tutte le letterature.
Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi. Un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.
A chiudere la stagione teatrale, dal 10 al 14 aprile 2019, sarà lo spettacolo Incognito di Nick Payne, traduzione e regia di Andrea Trovato, con Graziano Piazza, Anna Cianca, Giulio Forges Davanzati, Désirée Giorgetti. Dopo i grandi successi di Londra e New York, approda, per la prima volta in Italia, la nuova opera teatrale del giovane drammaturgo inglese, considerato dalla critica come il nuovo Tom Stoppard. Protagonista del testo è senza dubbio il cervello, questo meraviglioso e sorprendente organo il cui meccanismo è ancora oggetto di studio da parte della Scienza.
La proposta artistica del Teatro Nuovo di Napoli estenderà, anche la prossima stagione, lo sguardo sulla danza contemporanea, proponendo, oltre a Quelli che la Danza 2019, la seconda edizione della rassegna Monday Dance, percorso fra le più interessanti espressioni coreutiche della Campania, con undici appuntamenti per quattro lunedì, da ottobre a dicembre 2018.
La seconda edizione della rassegna Stand Up Comedy Live in Napoli, presentata da Teatro Pubblico Campano in collaborazione con Altra Scena, con cinque appuntamenti da dicembre 2018 ad aprile 2019. ospiterà Giorgio Montanini, Edoardo Ferrario, Francesco Arienzo, con i loro nuovi spettacoli, Francesco De Carlo e Daniele Fabbri.
La musica sarà ancora protagonista della prossima stagione con la terza edizione della rassegna Il Nuovo Suona Giovane, presentata da Teatro Pubblico Campano in collaborazione con Progetto Sonora, per dare corpo ed evidenza a svariati linguaggi musicali del nostro tempo. Sei appuntamenti, programmati da gennaio ad aprile 2019.
Migranti Bandoneón, rassegna di tango dedicata alla sensuale e coinvolgente danza argentina, invaderà il Teatro Nuovo di Napoli dal 29 novembre al 1 dicembre 2018.
Non mancherà, inoltre, La Rete dell’Immaginario, diciottesima edizione della rassegna teatrale per le scuole superiori, programmata da novembre 2018 a marzo 2019.
Articolo pubblicato il giorno 26 Giugno 2018 - 16:40