Era stato arrestato per aver favorito l’immigrazione clandestina e per questo era stato rinchiuso in carcere a Bolzano per scontare una lunga pena detentiva. L’uomo, originario della Cecenia ma da anni residente in Austria nella zona di Vienna, durante la sua permanenza nella casa circondariale del capoluogo altoatesino ha saputo che sua figlia Hadishat di 7 anni e’ stata uccisa (11 maggio scorso) da un ragazzo di 16 anni a Vienna-Doebling. Adesso l’uomo e’ da ricercare perche’ evaso dal carcere, ovvero non ha fatto rientro dopo un permesso. Il crimine molto probabilmente commesso dal sedicenne Robert K., componente di una famiglia cecena, aveva scioccato l’Austria. Il giovane aveva ucciso la bambina colpendola con un coltello per tagliare il pane per poi lasciare il cadavere, avvolto in un nylon, vicino ai rifiuti. Pochi giorni dopo e’ stato arrestato. A quanto pare al padre della giovane vittima non sarebbe stata fornita assistenza psicologica e, dopo un permesso di cinque giorni, e’ evaso. La famiglia del sospettato autore del brutale omicidio ha paura e teme ritorsioni ma l’avvocato della famiglia di Hadishat, Nikolaus Rast tranquillizza affermando all’agenzia di stampa austriaca Apa “non e’ interesse della famiglia una vendetta di sangue”. Non e’ escluso che il padre evaso si sia recato in Cecenia dove e’ stata sepolta la figlia. Il delitto aveva suscitato un’ondata di commenti xenofobi sui social media in Austria, riaccendo il dibattito sui hate speech.
Articolo pubblicato il giorno 27 Giugno 2018 - 18:22