“L’impianto di Sassinoro e’ un gioiello tecnico-ambientale di livello europeo. Secondo i tecnici, l’impianto esaltera’ le caratteristiche ecologiche del compostaggio senza pregiudicare il territorio e l’ambiente”. Difendono, cosi’, la scelta di realizzare a Sassinoro un impianto per il compostaggio dei rifiuti i vertici della societa’ New Vision. “Il processo di compostaggio e’ quanto di piu’ ecologico e naturale esista perche’ e’ un processo che trasforma l’umido in compost, che e’ un fertilizzante di qualita’ e non un inquinante. Diversamente dai piu’ diffusi impianti di compost aventi una portata di 150 mila tonnellate annue, l’impianto di Sassinoro avra’ dimensioni medio-piccole e lavorera’ solo 22 mila tonnellate annue senza alcun significativo impatto ambientale e veicolare. Infatti, l’impianto di Sassinoro realizzera’ il processo di compostaggio in zona industriale ed esclusivamente all’interno del proprio capannone di modeste dimensioni, depressurizzato e con avanguardistici sistemi di depurazione dell’aria e dell’acqua. Dunque, tutti gli odori verranno filtrati e tutta l’acqua reflua dalla decantazione sara’ riutilizzata per il processo di digestione. Nulla verra’ scaricato nel territorio” si precisa. Nella nota si vuole “fare chiarezza anche sulle voci e sulle ricostruzioni riportare in queste ultime settimane: “Diversamente da quanto diffuso negli ultimi mesi, l’impianto di compostaggio di Sassinoro non sara’ una discarica a cielo aperto, non pregiudichera’ la salute della popolazione per cui creera’ servizi ed occupazione e non inquinera’ il territorio e nemmeno l’acqua dei suoi allevamenti di trote. Anzi i lavori per l’impianto hanno gia’ salvaguardato il territorio di Sassinoro con la bonifica del capannone che lo ospita, che era in fatiscente stato di abbandono da anni, e con iniziative di contrasto all’altrui sversamento di materie prime a cielo aperto nell’area industriale del comprensorio territoriale di Sassinoro: sversamento dannoso per il territorio e probabilmente consentito dal circostante stato di abbandono”. Smentiscono anche le ipotesi che parlavano di uno stop alla realizzazione dell’impianto: “Il cronoprogramma di attuazione e messa in esercizio dell’impianto di Sassinoro proseguira’ secondo i criteri previsti di tutela dell’ambiente, del territorio e dei loro abitanti, in quanto l’Autorizzazione Unica concessa e’ pienamente efficace e non e’ mai stata sospesa. Tanto documenta l’ordinanza del Consiglio di Stato n. 2591 del 08/06/2018 che, in nessuna parte, dispone la sospensione dell’Autorizzazione Unica dell’impianto di Sassinoro. E tanto confermano i legali del Comune di Sassinoro, della Provincia di BENEVENTO e della Comunita’ Montana del Titerno Alto Tammaro che, nonostante gli sforzi interpretativi della loro recente nota, ammettono che il Consiglio di Stato ha soltanto sollecitato un’udienza di merito con priorita'”. Infine, una difesa dell’attivita’ che la societa’ porta avanti da anni: “Le versioni create fino ad oggi per alimentare allarmismi nella popolazione saranno smentite dai fatti. Siamo persone perbene dalla storia imprenditoriale limpida, ingiustamente etichettate da video faziosi e bugiardi. Siamo genitori attenti al bene dei figli e delle persone e non arrecheremmo mai danni alla salute ed al territorio delle future generazioni. Siamo esperti di ecologia ed apriremo un impianto nel rispetto della popolazione e dell’ambiente. Siamo quotidianamente disponibili a fornire la corretta informazione, anche tecnico-ambientale, alle Autorita’, ai cittadini, ai comitati ed alle scolaresche cui e’ stato trasmesso il falso messaggio che quella di Sassinoro sia una discarica mentre, in realta’, per le sue caratteristiche tecnico-ecologiche e per le sue prospettive occupazionali e funzionali, si candida ad essere un fiore all’occhiello per l’intero territorio beneventano. Abbiamo letto da piu’ parti che la Procura della Repubblica e’ stata interessata della realizzazione del nostro impianto e tanto ci rassicura e tutela da eventuali reati e/o abusi che dovessimo subire nell’attuazione dell’Autorizzazione ricevuta”.
Articolo pubblicato il giorno 18 Giugno 2018 - 14:30