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Uccise il correntista al quale aveva rubato i soldi: fine pena mai per l’ex direttore delle poste

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Uccise il correntista al quale aveva rubato i soldi: fine pena mai per l’ex direttore delle poste di Massa di vallo a Vallo della Lucania in provincia di Salerno. La conferma è arrivata nella giornata di ieri dalla Corte di Cassazione che ha reso definitiva la condanna all’ergastolo per Pasquale Cammarosano  accusato di aver ucciso Carmine Novelli, un correntista del piccolo ufficio postale. Una vicenda lunghissima questa che dura da quando il corpo di Novelli fu ritrovato nel Marzo 2001 in un sacco sul ciglio della strada. Le indagini, però, per anni sono rimaste senza un colpevole. Tutto cambia nel 2009 quando Cammarosano fu arrestato per gli ammanchi sui conti correnti del piccolo ufficio postale di Massa. Le denunce presentante dai correntisti fecero scattare le indagini nell’ ufficio postale di cui cliente era anche Carmine Novelli. Dai controlli si scoprì che gli ammacchi erano di quasi un milione di euro. Le due inchieste si sono poi incrociate e le indagini della scientifica ritrovarono le impronte digitali dell’ ex direttore sul sacco in cui era stato rinchiuso il cadavere. Si aprì, quindi, nel 2010 il procedimento per omicidio. Su quelle impronte, durante il processo, si è aperto un giallo, perché i sacchi non sono più stati trovati e gli avvocati di Cammarosano hanno lamentato di non aver potuto eseguire i loro riscontri. La vicenda suscitò scalpore. Cammarosano era considerato da tutti persona onesta e perbene. Nessun contribuente avrebbe messo in dubbio la sua onestà.


Articolo pubblicato il giorno 27 Giugno 2018 - 08:06 / di Cronache della Campania

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