Non ne ha compreso il senso e le conseguenze Nils, il giovane turista che si è fatto fotografare seduto su una colonna spezzata negli Scavi. Quello scatto, frutto di una azione estemporanea è spiegato in una lettera di scuse alla Soprintendenza. Scrive di avere avuto un comportamento superficiale, rivelando poi che per quello scatto è stato addirittura bersaglio di minacce di morte. Nils si è detto dispiaciuto e pronto a pagare per l’errore. Incredulo il direttore generale del Parco Archeologico, Massimo Osanna, quando nella tarda mattinata di ieri si è visto consegnare dai suoi collaboratori il lungo messaggio in cui lo studente universitario belga, nel manifestare il suo più profondo e sincero rammarico, ha scritto di voler “contribuire in termini economici a nuove scoperte e alla conservazione del sito”, lanciando un appello ai suoi follower di Instagram a partecipare alla “raccolta di fondi per Pompei”. “Mi scuso con tutti quelli che ho offeso sedendo sulla colonna del Parco Archeologico”, si legge nella lettera di Nils. “Ammetto che non è stata la mia decisione più intelligente, e non pensavo al significato storico del luogo e al modo in cui poteva essere percepito da altri. Non era mia intenzione mancare di rispetto al patrimonio culturale e storico che questo luogo rappresenta”. E continua: “Sappiamo tutti che Internet può essere un luogo ostile. Leggere le minacce di morte, e xenofobe, che ho ricevuto nelle ultime ore mi hanno ferito fino al midollo. Tuttavia, da questa esperienza, ho imparato che mai più offenderò i luoghi d’arte. Spero che anche altri possano imparare dal mio errore”.
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