Il contrasto delle bande giovanili, le cosiddette baby gang, ha ora una nuova ed efficace arma, frutto di una sinergia tra Polizia, Carabinieri, Procura della Repubblica, Procura dei Minori, Direzione Distrettuale Antimafia e Direzione Centrale Anticrimine. Parte da Napoli un nuovo modello investigativo, che e’ stato presentato durante una conferenza stampa nella Procura di Napoli. Un progetto, e’ stato spiegato, destinato ad essere introdotto successivamente anche in altre realta’ della Penisola. “E’ stato – ha spiegato il procuratore della Repubblica di Napoli, Giuseppe Melillo – pensato e condiviso con l’ex ministro degli Interni, Marco Minniti. Vedra’ in campo nuove unita’ d’investigazione, dislocate all’interno della Squadra Mobile della Questura di Napoli e nel Nucleo Investigativo del comando provinciale dei carabinieri”. Il nuovo approccio investigativo terra’ in grande considerazione i social perche’, ha spiegato Melillo, “e’ necessario aggiornarsi davanti a un fenomeno vecchio di 50 anni ma di grande allarme sociale a cui abbiamo dato e daremo ancora risposte ma in maniera piu’ efficace e condivisa”. All’incontro ha preso parte anche il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minori, Maria de Luzenberger: “La nuova struttura sara’ anche un punto di riferimento per migliorare la prevenzione, per cogliere segnali precursori di devianza prima che si tramutino in un eventi delittuosi”.
Articolo pubblicato il giorno 20 Giugno 2018 - 14:02