Sabato 16 giugno alle ore 19.00, nei locali di Disclan a Salerno (piazza sedile di Portanova 26), organizzato dalla Fondazione Pomigliano Jazz, in collaborazione con Disclan Salerno, il giornalista americano Ashley Khan presenterà il libro “Il rumore dell’anima” edito da il Saggiatore.
All’incontro, moderato dal giornalista Carlo Pecoraro saranno presenti il musicista Mario Raja e il direttore artistico del Pomigliano Jazz Onofrio Piccolo.
Ashley Kahn, giornalista, collabora con diverse testate tra cui Rolling Stone, The New York Times e Mojo. È autore di ”Kind of Blue”: storia e fortuna del capolavoro di Miles Davis (il Saggiatore, 2003) e ”A Love Supreme”: storia
del capolavoro di John Coltrane (il Saggiatore, 2004). Vive a Fort Lee, nel New Jersey.
Il rumore dell’anima di Ashley Kahn, giornalista musicale e produttore di fama internazionale, raccoglie anni di luminosi, vitali e talvolta feroci ricordi: le registrazioni di John Lennon per la Big Seven, tra alcol, fumo di sigaro e sparatorie; il timbro elegante e ribelle di Nina Simone che si innalza nella lotta per i diritti civili; il viaggio in pullman del gruppo gospel sudafricano dei Ladysmith Black Mambazo nell’America del rock’n’roll e dei bar per yuppie; l’amicizia tra l’eroe dei neri Miles Davis e il bianco e occhialuto Bill Evans; i demoni interiori di Billie Holiday che l’hanno travolta in una morte precoce; l’amore conteso da George Harrison ed Eric Clapton; gli ultimi giorni di B.B. King; l’aura spirituale e cosmica di John Coltrane.
Storie e leggende che l’autore ha raccontato in un quarantennio di giornalismo musicale: articoli scritti nel fervore giovanile, recensioni apparse sulle riviste più importanti del mondo, diari di viaggi coast to coast, interviste ai musicisti più influenti e note di copertina di album indimenticabili. Punte di diamante di una carriera straordinaria, devota fin da subito alla musica, e ora raccolte in un’opera dal respiro intimo e universale. Nel Rumore dell’animaAshley Kahn si rilegge con appassionata autocritica e raccoglie il meglio della sua produzione in un florilegio aneddotico e introspettivo, realizzato con uno sguardo capace di penetrare nell’anima di uno dei periodi più fecondi per la musica, dal secondo dopoguerra fino ai nostri giorni.
Testimone e protagonista di quegli anni di sperimentazioni, contaminazioni tra generi e rivoluzioni sociali, Kahn porta alla luce episodi di assoluto valore, trascendendo il singolo evento, illuminando con la sua scrittura narrativa la nascita e le rivoluzioni tecniche dei generi musicali – blues, rock e jazz – che hanno plasmato la scena musicale moderna, e indagando l’evoluzione dell’industria discografica a partire dalle prime storiche incisioni, quando piccoli commercianti improvvisavano sale di registrazione nei loro negozi di dischi e nel silenzio lanciavano le grandi stelle del futuro.
Per informazioni: 089 23 48 32 – Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Articolo pubblicato il giorno 13 Giugno 2018 - 16:09