“Le parole pronunciate dall’amministratore delegato del gruppo La Doria nel corso dell’audizione in Commissione Attivita’ produttive sono di una gravita’ enorme. Un uomo che sostiene di essere originario della Campania e orgoglioso della sua terra, giustifica la scelta aziendale di trasferire il personale dal sito di Acerra a quello di Parma perche’, a suo avviso, da quelle parti si vivrebbe molto meglio che al Sud e dove i nostri giovani avrebbero una prospettiva migliore”. Cosi’ il capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle Gennaro Saiello e il consigliere regionale M5S Vincenzo Viglione. “Una dichiarazione di resa per il Sud nelle parole pronunciate da un’azienda che poco piu’ di un anno fa ha ottenuto contributi regionali per oltre 24 milioni di euro nell’ottica di un piano di sviluppo dei suoi siti campani e che ora non ha alcuna remora nel chiudere i cancelli dello stabilimento in una terra difficile e martoriata come Acerra. Se e’ vero che le criticita’ aziendali non nascono dall’oggi al domani – sottolineano – se ne deduce che l’idea di dismettere Acerra era gia’ nei piani dell’azienda quando la dirigenza di Doria si e’ seduta al tavolo con la Regione per incassare fiumi di denaro. Una mossa ipocrita finalizzata a incassare soldi pubblici che avrebbe poi investito in un piano di depauperamento dei nostri territori e di potenziamento dei siti del Nord. Chi ha preso soldi pubblici ha due strade: o li investe nello sviluppo locale o li restituisce se i piani dovessero cambiare”. “Al tavolo della commissione qualcuno ha osato dire che quella di Acerra non e’ una vertenza perche’ i lavoratori non saranno licenziati ma trasferiti. Ebbene – concludono – anche questa e’ una vertenza in piena regola, che porteremo avanti accanto ai lavoratori per impedire l’impoverimento del tessuto economico locale. Trasferire oltre 100 lavoratori, tra dipendenti e indotto, con le rispettive famiglie equivale a diminuire il numero di quanti usufruiscono delle realta’ commerciali territoriali e dei servizi locali. Un impoverimento sul quale fanno leva anche i grossi centri commerciali, che trovano cosi’ giustificazione per tagliare la corda e delocalizzare, come sta accadendo con Auchan, Carrefour e Ipercoop. Non consentiremo tutto questo. Il nostro impegno in Campania e con il nascente governo del cambiamento sara’ di invertire questa logica, facendo del nostro territorio un’occasione di sviluppo e creando le condizioni affinche’ le grandi eccellenze della Campania contribuiscano al suo rilancio”.
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