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Scudetto alla Juve: è il settimo consecutivo

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Settebello Juve all’Olimpico: è scudetto bianconero con una giornata d’anticipo. Il primo tempo vola via a ritmi bassi. E l’andazzo si capisce subito, soprattutto da parte juventina. Ci prova un po’ più la Roma, i giocatori di Allegri sono svagati e non è un caso che le uniche occasioni Roma arrivino dopo palloni persi malamente sulla trequarti dai bianconeri. All’8′ lo svarione è targato Rugani: Pellegrini recupera sulla trequarti ma invece di andare fino in fondo sceglie l’assist per Dzeko, il cui controllo e la successiva conclusione di sinistro non sono precisi. Due minuti più tardi a perdere palla in uscita è Pjanic: Nainggolan stavolta non copia Pellegrini, va fino in fondo senza servire Dzeko ma la conclusione di sinistro è alta. La Juve si affaccia al 15′: Higuain serve in profondità Dybala, Alisson è bravo ad anticipare l’uscita e a fermare il numero 10 bianconero. Resterà l’unico intervento del brasiliano in tutti i primi 45 minuti, ma non è che Szczesny sia super impegnato: zero tiri in porta in tutto il primo tempo. Le uniche altre minacce – lievi, per carità – le portano Pellegrini al 26′, con un tiro dal limite non distante dai pali bianconeri, e al 34′ Dybala sono un sinistro fuori dai 20 metri. Non c’è null’altro fino al minuto 44, quando Kolarov con una punizione sull’esterno della rete dà ai tifosi della Roma l’illusione del gol. Zero cambi nella ripresa. Ma almeno, dopo neppure tre minuti, c’è un’emozione…virtuale: Alex Sandro mette dentro per Dybala, che di prima intenzione batte Alisson: esultanza bianconera, ma Tagliavento annulla per fuorigioco. Minuto 11: De Rossi dentro per Dzeko, anticipato da Szczesny in uscita bassa, poi El Shaarawy non risece a trovare la conclusione. Strappo Roma al 20′: Kolarov interviene di forza sulla trequarti, recupera un pallone e spara un sinistro verso Szczesny deviato in angolo. Sul successivo corner arriva l’unico tiro in porta della partita: in realtà è persino forzato definirlo tale, perché il colpo di testa di Pellegrini arriva docile nelle mani di Szczesny. Al 23′ Nainggolan, già ammonito, entra duro su Dybala: secondo giallo e rosso estratto da Tagliavento. E’ l’episodio che di fatto spegne gli animi peraltro già poco bollenti delle due squadre. Di Francesco prova a correre ai ripari: fuori Pellegrini, dentro Gonalons per un 4-4-1. Al 29′ all’Olimpico arriva la notizia del gol del Napoli, ma la cosa non scuote più di tanto la Juventus, in controllo del match e ora pure in superiorità numerica. Si arriva al fischio finale di Tagliavento: settimo scudetto di fila per i bianconeri.


Articolo pubblicato il giorno 13 Maggio 2018 - 22:48


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