Scafati. Il patto elettorale di Angelo Pasqualino ALiberti con il clan Loreto-Ridosso ci fu: a sostenerlo, dinanzi al Gip Emiliana Ascoli, Raffaele Lupo, ex consigliere comunale ed ispiratore della lista Grande Scafati presentatasi alle amministrative del 2013. Lupo ha confermato l’interrogatorio fatto dinanzi alla Procura antimafia di Salerno e agli uomini della Dia ribadendo quello che aveva già sostenuto in quella sede. Aliberti, in vista delle amministrative, nelle quali si presentava per la seconda volta alla carica di sindaco, incontrò – ha sostenuto Lupo – Gennaro e Luigi Ridosso. “Non mi ricordo se c’era anche Alfonso Loreto” ha ribadito. In cambio del sostegno elettorale offerto dal clan, Aliberti si impegnò a far ottenere ad Andrea Ridosso, figlio di Salvatore Ridosso, ucciso in un agguato di camorra, un incarico nel piano di zona. Andrea Ridosso si incontrò con Aliberti e Lupo perchè inizialmente doveva essere lui uno dei candidati nella lista Grande Scafati, ma Pasquale Aliberti preferì che il suo nome non comparisse per ragioni di opportunità. Il gruppo Ridosso-Loreto, allora, inserì in lista Roberto Barchiesi, all’epoca zio di Alfonso Loreto, poi eletto consigliere comunale dopo la nomina di Espedito De Marino ad assessore. All’incidente probatorio erano presenti anche l’ex sindaco, il fratello Nello Maurizio Aliberti, Giovanni Cozzolino, l’ex staffista, e la moglie di Aliberti Monica Paolino, consigliere regionale di Forza Italia. Tutti imputati per scambio di voto politico-mafioso nel processo che prenderà il via alla fine di giugno. I nuovi avvocati di Angelo Pasqualino Aliberti, Gennaro Lepre e Giuseppe Pepe, hanno chiesto di rinviare il contro interrogatorio di Raffaele Lupo, alla prossima udienza per avere la possibilità di leggere gli atti. Rinviata la testimonianza dell’imprenditore Aniello Longobardi che verrà sentito il 23 maggio dopo il controesame di Lello Lupo. Anche Longobardi è chiamato a confermare le accuse che riguardano l’interessamento del clan Loreto-Ridosso sia per le amministrative del 2013 che per le Regionali del 2015 nelle quali fu eletta Monica Paolino. L’incidente probatorio era stato chiesto dal pm della Dda che ha coordinato le indagini della sezione Dia di Salerno, Vincenzo Montemurro.
Rosaria Federico
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