Infertilità e disfunzioni erettili, ma non solo: il mondo delle malattie uro-andrologiche è piuttosto ampio, e una corretta prevenzione è spesso la chiave per evitare l’insorgere di patologie peggiori e più gravi per la salute. Se ne è discusso a Salerno, dove l’Urop, l’associazione che raggruppa gli Urologi dell’ospedalità privata, ha organizzato il suo tredicesimo congresso multidisciplinare.
Uro-andrologia sotto i riflettori. La scelta di puntare sulla Campania sembra essere dettata per alcuni motivi, a cominciare dal presumibile ruolo svolto in tal senso da presieduto Stefano Pecoraro, l’uro-andrologo che è il presidente dell’associazione (oltre a essere direttore del dipartimento di Urologia del Gruppo Malzoni Neuromed di Avellino); allo stesso tempo, però, l’area regionale si mostra piuttosto dinamica anche sui canali digitali, come conferma anche l’esempio del portale Andrologo-Urologo, che intercetta gli utenti che digitano “andrologo Napoli” sui motori di ricerca.
Il convegno a Salerno. Soprattutto, però, è l’interesse degli uomini a essere aumentato negli ultimi anni, grazie anche agli effetti delle campagne di sensibilizzazione portate avanti per contrastare le patologie nocive della salute maschile; i numeri dicono che la sola infertilità, uno dei temi principali del congresso, colpisce più di 70 milioni di coppie al mondo, provocando molte ricadute nella vita familiare, e nel 50 per cento di questi casi deriva da problematiche legate all’uomo.
Le patologie più diffuse. Allo stesso tempo, l’ipertrofia prostatica benigna – che è una patologia dipendente dall’invecchiamento – interessa oltre il 50 per cento degli uomini al di sopra dei 60 anni, percentuale che raggiunge il 90 per cento negli uomini con età superiore ai 70 anni. Ma non mancano casi in cui la prostata inizia ad aumentare di dimensioni già intorno ai 40 anni, e nella stragrande maggioranza dei casi l’ipertrofia prostatica si associa alla disfunzione erettile: come spiegano gli esperti, questo deriva dal fatto che entrambe le patologie riconoscono gli stessi fattori di rischio, vale a dire invecchiamento, sindrome metabolica, ipertensione, obesità, dislipidemia e arteriopatia coronarica.
Interventi in diretta satellitare. Le cause dell’infertilità invece sono comportamenti sbagliati, come il fumo, o problemi come il varicocele, le infezioni del tratto urinario, i fattori ambientali, deficit nutrizionali e lo stress ossidativo. Anche di questo si è discusso nella location salernitana scelta per ospitare la kermesse, che si è aperta con un collegamento in diretta via satellite con le sale operatorie della clinica “Malzoni Neuromed” di Avellino, dove team specializzati hanno eseguito un live surgery, eseguendo interventi delle alte e basse vie urinarie, di chirurgia protesica e laparoscopica e mostrando le ultime novità in materia.
Creare un network medico. D’altra parte, proprio le ultime tendenze terapeutiche e tecnologiche sono state al centro del congresso, che ha acceso i riflettori su una serie di malattie “maschili” come il tumore della prostata e della vescica, la disfunzione erettile e l’infertilità maschile. A confrontarsi, nella tre giorni salernitana, non solo gli specialisti del settore, ovvero urologi e andrologi, ma anche altri professionisti come endocrinologi, sessuologi, ginecologi, biologi e psicologi, provenienti da tutta Italia, insieme a dottori di medicina generale: un tentativo di realizzare un vero e proprio network sulla gestione integrata del paziente urologico e andrologico, coinvolgendo tutti coloro che hanno possibilità di intervento sulla salute dell’uomo.
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2018 - 14:44