In merito alla vicenda processuale dell’attore romano Domenico Diele, accusato di omicidio stradale per aver investito e causato la morte della salernitana Ilaria Dilillo, gli avvocati Giuseppe Montanara e Guglielmo Marconi difensori dell’imputato precisano:
“Ai fini della responsabilità penale per il delitto di omicidio stradale e per le sue aggravanti non ha alcuna rilevanza la presenza di sostanze stupefacenti, ma è unicamente e solamente necessaria l’esistenza di una alterazione delle condizioni psico-fisiche del conducente, in derivazione causale quale alta e prevedibile probabilità dalla assunzione di dette sostanze:In seguito ai quesiti d’ufficio posti sul punto dal Giudice procedente ai periti, questi ultimi hanno così concluso, sia nella relazione scritta che nell’esame in udienza: “non è possibile stabilire, con criterio di elevata probabilità, che il Sig. Domenico Diele, al momento dell’incidente, avesse un driving impairment da assunzione di sostanza stupefacente. Dagli esami tossicologici svolti dalla consulente del P.M. non è possibile dare ulteriori indicazioni sul grado di impairment per il limitato numero di analiti ricercati e qualificati”.
Pertanto, ben al contrario di quanto scritto, la alterazione psicofisica del Sig. Diele non soltanto non è certa, ma è esclusa quale elemento probatorio dall’accertamento peritale; ed il riferimento ai tempi di frenata riferiti nella perizia ingegneristica – peraltro fondati su calcoli imprecisi ed errati – sono pertanto, ad oggi, del tutto inefficaci, in quanto possono essere attribuiti a qualsiasi fattore causale diverso dalla alterazione psicofisica, pacificamente esclusa dalle risposte peritali di cui sopra.Questa è, ad oggi, la sola ed unica verità consegnata dal processo. E questa è, ad oggi, la sola ed unica verità che risulta dotata di validazione scientifica.Ogni diversa esternazione estemporanea può al più servire a fornire un’informazione travisata ed irrelata con la realtà processuale.Il Sig. Domenico Diele, pur comprendendo che la notizia a mezzo stampa rappresenta un modo specioso di tenere desta l’opinione pubblica sul drammatico fatto di cronaca e un tentativo di condizionamento della serenità del Magistrato investito del Giudizio, reputa di poter confidare sulla capacità e sull’equilibrio dell’Organo Giudicante e attendere con sofferta tranquillità l’imminente decisione”.
Articolo pubblicato il giorno 8 Maggio 2018 - 20:48