Napoli. “Papà ho paura, dopo non facciamo la foto fuori alla chiesa”. E’ il sentimento di paura, di terrore, di sgomento, che ha pervaso stamane un bambino, figlio di una delle tante famiglie perbene che abitano a San Giovanni dopo l’ennesima ‘stesa’ di camorra nel quartiere. Il papà del piccolo che stamane riceve la Prima Comunione nel quartiere, anche lui terrorizzato ma soprattutto amareggiato per quanto sta accadendo a San Giovanni a Teduccio, ha voluto segnalare al nostro sito il sentimento di rabbia e di paura che ha preso la sua famiglia e tante altre. Quella di ieri sera è stata la quinta stesa in poco meno di una settimana al rione Villa, il quartiere generale dei clan Rinaldi. Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi in via Sorrento, nei pressi del civico 33, dove la polizia ha rinvenuto nove bossoli calibro 9×21 in un tratto di strada di circa venti metri. Nessuna traccia di sangue ne’ fori di proiettile, quindi i colpi sono stati presumibilmente sparati verso l’alto. Nel mirino ancora una volta la zona dove abita Sergiolino Grassia, il braccio destro del boss Ciro Rinaldi my way. Oramai è una storia infinita e le tante persone perbene che abitano nel quartiere sono stanche di questa situazione. In molti non fanno più uscire i figli di casa e la sera c’è un vero e proprio coprifuoco per strada. “Tanto sappiamo- dicono- che si spara ogni sera. Ma noi non vogliano più vivere nel terrore di essere colpiti da un proiettile mentre stiamo per strada per fare una commissione di famiglia o stiamo rincasando dopo il lavoro. Non ne possiamo più. Eppure basterebbero pochi accorgimenti come mettere quattro auto delle forze dell’ordine nelle quattro vie di uscita e di entrata del rione per fermare questa escalation criminale. Ci sono ben 10 piazze di spaccio nel rione con decine e decine di pusher impegnati H24, anche le forze dell’ordine sono a conoscenza di questa situazione perché non intervengono?”
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