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Qualiano, ore di tensione in via Campana: carabinieri pronti all’irruzione

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Qualiano. E’ ancora tensione in via Campana, dove in un appartamento, è asserragliato Pasquale De Falco, il 37enne che stamane, colto da un raptus, ha ucciso la madre Teresa Licciardiello di 67 anni con il fucile del padre. L’uomo ha sparato alla mamma mentre era sul balcone di casa e il corpo è rimasto lì per tutto il giorno. Poi si è chiuso in casa rifiutando ogni ‘trattativa’ con i carabinieri che sono sul posto per convincerlo ad uscire. A Qualiano, il popoloso comune alle porte di Napoli, segue con il fiato sospeso la tragedia avvenuta in via Campana al civico 326, dove da decenni vive la famiglia De Falco. I vicini raccontano che che Pasquale non ha mai creato problemi, ‘persone tranquille’ i De Falco. Il 37enne ha atteso che il padre Antonio, pensionato edile, uscisse di casa per recarsi in campagna è riuscito a trovare le chiavi dell’armadietto blindato in cui il padre custodiva il fucile, ed ha preso l’arma con la quale ha ucciso la madre. I primi spari verso le 10, 30. Subito sono stati allertati i carabinieri che giunti sul posto hanno visto il cadavere della donna sul terrazzino. Alla vista dei militari, Pasquale De Falco ha fatto di nuovo fuoco. La zona da stamani è isolata, le forze dell’ordine hanno fatto chiudere i negozi che si affacciano su via Campana e presidiano gli accessi alla palazzina. Per tutto il giorno hanno continuato a cercare un dialogo con l’uomo, è arrivato anche il padre che ha provato a farlo ragionare, ma non c’è stato verso. Il 37enne è apparso a tratti confuso. Sul posto è giunto anche un elicottero e gli uomini del gruppo di intervento speciale, ma al momento si studiano solo le modalità di intervento per evitare altre vittime. Pasquale De Falco, soffre da tempo di crisi depressive, iniziate – pare – dopo una delusione sentimentale. Laureato, fino ad una decina di anni fa, stava bene. Secondo un amico, di recente era entrato in contrasto con i genitori che spesso cercavano di spronarlo affinchè uscisse dallo stallo in cui viveva, anche dal punto di vista lavorativo. Disagi e liti che col tempo si sarebbero aggravati. Fino agli spari di oggi, all’omicidio e ad una giornata di tensione che non accenna a concludersi.


Articolo pubblicato il giorno 3 Maggio 2018 - 20:24

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