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Puortemecute, il nuovo singolo di Valerio Jovine, in esclusiva su Spotify

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“Puortamecute”, il nuovo singolo di Jovine, da domani in esclusiva su Spotify. A un anno dall’uscita dell’ultimo album, la band scopre il fascino della musica soul trap, senza abbandonare il reggae napoletano, chiave di volta del loro percorso artistico. Il nuovo singolo è una sperimentazione vocale e melodica ma anche un progetto tutto nuovo, capace di mescolare insieme i linguaggi della musica con quelli della narrativa, delle arti grafiche e dello street reading. In concomitanza con l’uscita del brano, sarà lanciato l’hashtag #Puortamecute e il reminder della data del 1 giugno, quando il videoclip del brano apparirà sul canale Youtube di Jovine. Il progetto #Puortamecute, prodotto da Massimo D’Ambra, si avvale della collaborazione con lo scrittore Luca Delgado che ha curato la narrazione della canzone attraverso le storie di quattro personaggi immerse nelle atmosfere della musica trap.
“Il progetto Jovine ha una anima reggae, che noi continuiamo a mantenere, ma adattandoci alle nuove sonorità dei nostri tempi – racconta lo stesso Valerio Jovine – la sfida quella di inserire messaggi forti, come il contrasto alla xenofobia e alle violenze di genere, dentro un nuovo sound. Siamo stati i primi a inserire il napoletano nel reggae; oggi proviamo a inserire il reggae e il napoletano dentro la trap, nata per parlare di cose futili, di donne da conquistare, di soldi facili e potere. Nei quartieri popolari sembra non esserci un orizzonte né  un percorso da seguire. Io vengo da una periferia di  Napoli , Pianura, e voglio raccontare che si può scrivere un destino diverso da quello delineato dal proprio quartiere ma senza mai abbandonare l’amore per il territorio in cui si vive. Poi c’è il tema del viaggio, c’è la storia dei giovani italiani che tornano ad essere migranti per la precarietà, c’è il racconto di chi muore in Terra dei Fuochi, delle donne che subiscono abusi nel mondo dello spettacolo e degli stranieri-italiani a cui nessuno ha ancora riconosciuto la cittadinanza.


Articolo pubblicato il giorno 24 Maggio 2018 - 17:29

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