Il padre di un alunno della Scuola media Pietro da Eboli, aggredisce un insegnante proprio davanti l’edificio scolastico e il professore ha presentato una denuncia ai carabinieri dopo essere stato refertato in ospedale.
L’aggressione, premeditata, si è consumata intorno le dieci di ieri mattina. Nicola Giordano, cinquant’uno anni, insegnante di Tecnologia, si trovava a pochi passi dall’istituto dove insegna. Giordano era appena uscito dal bar ed era diretto in classe quando da una Mini Cooper è sceso il padre di un alunno di dodici anni. Il genitore ha ingiuriato, malmenato e minacciato l’insegnante. Due schiaffi e strattoni alla spalla ma il professore è riuscito a mantenere la calma. “Se vai dai carabinieri non finisce qua” – ha minacciato il genitore – e ancora “Mi raccomando a come ti comporti a scuola”.
Il padre dell’alunno, come riporta Il Mattino, è andato via mentre Giordano è entrato nell’istituto, ha segnalato l’aggressione alla dirigente scolastica e si è fatto accompagnare in ospedale. Poi, in compagnia della moglie, l’avvocato Rosanna Pantone, il professore si è diretto alla caserma dei carabinieri dove ha sporto denuncia.
A spingere il genitore alla violenza, ci sarebbe un episodio avvenuto due mesi fa in una classe di seconda media: due ragazzi si erano picchiati dopo essersi spruzzati l’acqua addosso. Al momento della lite, in classe c’era un altro insegnante che ha assegnato una nota in condotta a entrambi gli alunni. All’ultima ora è arrivato in aula Nicola Giordano e ha tenuto lezione regolarmente. All’uscita dall’istituto, però, i due ragazzi hanno litigato di nuovo. Lui li ha separati, nonostante fossero presenti i genitori. “Li ho divisi senza alcun gesto di violenza”, ha precisato il professore.
Ieri mattina, dopo due mesi, l’insegnante è stato aggredito. Nelle prossime ore i carabinieri acquisiranno le immagini della videosorveglianza comunale posizionata in via Caduti di Bruxelles. L’istituto comprensivo Pietro da Eboli sorge al rione Paterno dove vivono sia l’insegnante di tecnologia che il suo aggressore.
Il papà si difende così: “Ha messo le mani al collo di mio figlio, lo ha sbattuto contro una colonna” – ha detto uscendo dalla caserma. Mia moglie ha segnalato l’episodio alla preside che non ha preso provvedimenti. Nei giorni scorsi mio figlio è stato insultato dall’insegnante: sei senza cervello, gli ha detto. Se mio figlio sbaglia, uno scappellotto dietro la nuca ci sta, ma le mani al collo non le accetto”.
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