Portici. Gli investigatori stanno cercando il posto dove è avvenuto la notte scorsa l’agguato che ha lasciato in fin di vita il 28enne pregiudicato di Portici, Sergio Paudicio. la sua versione e quell’amico pregiudicato che era con lui e che lo accompagnato al Loreto Mare, non convince. I due hanno indicato in via Roma angolo viale Melina il punto dove è avvenuto l’agguato ma la polizia quando è arrivata sul posto non ha trovato ne bossoli ne tracce ematiche. Non hanno detti la verità i due. Paudicio è stato centrato da ben 4 colpi di pistola, due alle gambe, un in un braccio e uno all’addome. Si può dire un miracolato perché probabilmente il killer, secondo il loro racconto, sceso da una Punto bianca con il volto coperto da un casco, non aveva la mano ferma. La sua è stata una missione di morte fallita. Paudicio è stato operato ed ora è ricoverato in gravi condizioni al Loreto mare dove i medici aspettano che trascorra anche la giornata odierna prima di sciogliere la prognosi. Il ferito, originario di Napoli ma da anni trasferito a Portici, è un volto noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti per spaccio ( non a caso in tasca aveva tre dosi di hashish già confezionate e pronte per essere vendute) e per truffa. A febbraio dello scorso anno fu arrestato insieme con altri 4 complici, tutti napoletani, a Milano perché accusato di aver compiuto una dozzina di truffe agli anziani con la solita tecnico del finto avvocato o del finto maresciallo dei carabinieri. Gli agenti della squadra mobile di Napoli e quelli del locale commissariato di polizia, che stanno conducendo le indagini, hanno anche guardato le immagini delle telecamere pubbliche e private poste lungo la zona indicata dell’agguato ma non hanno trovato riscontri utili alle indagini. E’ molto probabile invece che l’agguato sia avvenuto in una zona molto vicina al Loreto Mare dove è stato trasportato Paucidio. Ora si aspetta che si riprenda per interrogarlo. Intanto sono stati interrogati familiari e conoscenti e si sta cercando di risalire ai suoi contatti e alle sue frequentazioni attraverso le chat e il traffico telefonico.
Articolo pubblicato il giorno 28 Maggio 2018 - 08:56