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Pompei è social: oltre settantamila fan su Facebook

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Pompei, a due anni dall’avvio delle piattaforme social, registra una continua crescita di interesse da parte del pubblico virtuale, che ha già visitato o visiterà gli scavi, e che ogni giorno attraverso i social network resta in contatto con il Parco Archeologico. Nelle ultime settimane un nuovo traguardo: superati i settantamila fan su Facebook. Da segnalare, anche, la crescita su Instagram (quasi quarantanovemila fan) e Twitter (più di dodicimila followers).
Sono sempre di più le persone che acquisiscono online informazioni su Pompei, e che attraverso i canali social entrano rapidamente in contatto con il Parco Archeologico, ricevendo immediata assistenza, informazioni, curiosità.
In un contesto in cui sempre con maggiore rapidità cambiano le dinamiche e le tecniche di diffusione dell’informazione, è fondamentale promuovere i beni culturali tenendo il passo dell’innovazione tecnologica. Pompei attraverso i social network riesce sempre più a divulgare la bellezza del luogo e la sua storia. Gli occhi sempre rivolti al passato, ma con uno slancio dinamico verso il futuro: seguendo questo obiettivo vengono realizzati quotidianamente video e foto che coinvolgono, in questo modo, fasce trasversali di pubblico di ogni età, provenienza e background culturale.
Ultime, in ordine di tempo, alcune “iniziative social” che hanno riscosso un grande successo: la settimana della Museum Week a fine aprile, ha visto il Parco Archeologico fornire ogni giorno contenuti culturali attraverso i social, raccontando l’arte e la cultura attraverso vari hashtag, ognuno legato a un tema ben preciso. Non solo: nelle ultime settimane attraverso i social sono state condivise anche foto e video provenienti da Civita Giuliana, dove è stata effettuata un’operazione in collaborazione con i Carabinieri che ha portato alla luce alcuni ambienti di una villa suburbana e ha permesso la realizzazione, per la prima volta, del calco di un cavallo; poi, le splendide immagini del ritrovamento dello scheletro di un bambino di sette – otto anni, scoperto alle Terme Centrali, immagini diventate rapidamente virali. E ancora, le foto degli affreschi e di una finestra con grata emersi dai lapilli, dai nuovi scavi della Regio V, immagini che hanno entusiasmato gli utenti virtuali del Parco.


Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2018 - 19:58

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