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Partiva da San Giorgio a Cremano la filiera delle false griffe d’autore: 46 indagati

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I finanzieri del comando provinciale di Napoli hanno notificato 45 avvisi di conclusione delle indagini nei confronti dei componenti di due sodalizi criminali responsabili della produzione e successiva commercializzazione di capi contraffatti. L’operazione, denominata “Questione di etichetta”, eseguita dalle fiamme gialle della compagnia di Portici, ha avuto origine da una perquisizione d’iniziativa effettuata presso l’abitazione di un soggetto, residente nel comune di S. Giorgio a Cremano, nel corso della quale venivano rinvenuti numerosi accessori contraffatti, circostanza che faceva ipotizzare la presenza di una ben più articolata organizzazione operante nei comuni di Napoli e provincia. Nel corso delle successive indagini si ricostruiva l’intera filiera criminale dalla produzione, confezionamento e distribuzione di capi falsi, ad opera di soggetti residenti in Campania, Puglia e Liguria, sino all’approvviggionamento del materiale che avveniva anche all’estero: Turchia e Grecia, quest’ultima interessata solo per il transito del materiale mentre la turchia si rivelava fonte di produzione degli accessori metallici contraffatti (tra questi bottoni, fibie, ecc.). Sono stati complessivamente sequestrati 1.693.050 articoli, capi risultati fedeli riproduzioni delle più note case di moda (Moncler, Blauer, Fay, Peuterey, Dsquared, D&G, La Martina, K-Way, Tommy Hilfiger, Aeronautica militare, Harmont&Blaine e tante altre), 82 macchine ed attrezzature da lavoro, 4.611 metri di tessuto recante marchi falsi, auto e locali utilizzati per l’illecita attività. 


Articolo pubblicato il giorno 9 Maggio 2018 - 10:15

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