Monitorare l’applicazione della recente legge sull’omicidio stradale e tutelare le famiglie delle vittime, con un team di legali specializzati che forniranno una prima assistenza gratuita e consigli primari per ottenere giustizia e un indennizzo equo. E’ questo lo scopo di Onvos, l’Osservatorio nazionale vittime di omicidio stradale, presieduto dall’avvocato Piergiorgio Assumma, penalista, esperto in omicidi stradali, docente all’Accademia della Guardia di Finanza e presso l’istituto per ispettori della Polizia di Stato. “L’Osservatorio – spiega l’avvocato Assumma – ha una duplice veste. Vogliamo stimolare un dibattito e incidere con le nostre proposte sulle riforme normative, perché anche la recente legge sull’omicidio stradale presenta delle lacune che dovranno essere riviste dal legislatore. Essa costituisce certamente un’importante novità ma può essere migliorata, anche alla luce di quanto emerso nel primo anno dalla sua entrata in vigore”. Nel 2016 si sono verificati in Italia 175.791 incidenti stradali, che hanno provocato 3.283 morti e 249.920 feriti. Nel 2017, secondo le prime stime, il trend è cresciuto del 3%. Le principali cause degli incidenti sono l’uso del cellulare, la velocità elevata e l’uso e abuso di alcool e droghe. La legge 41 del 2016, dopo un lungo iter, ha riconosciuto la differenza tra l’omicidio colposo e l’omicidio commesso da chi alla guida tiene un comportamento fortemente a rischio. Ha introdotto nel codice penale la fattispecie di omicidio stradale, punito con il carcere da 2 a 7 anni per chi causa la morte di una persona violando il codice della strada. La pena sale fino a un massimo di 12 anni se chi uccide guida in stato di ebbrezza grave o sotto effetto di droghe e nei casi più gravi è previsto l’arresto in flagranza.
”Tra i principali obiettivi di Onvos – aggiunge Assumma – vi è anche quello di porsi come primo riferimento per le famiglie delle vittime di omicidio e lesioni stradali”. In un momento di forte emotività, Onvos rappresenta un filo diretto e gratuito con un esperto. E’ fondamentale avere il supporto professionale di un avvocato specializzato, per conoscere i propri diritti e valutare la costituzione di parte civile per il risarcimento del danno in sede penale. “Onvos – dichiara Assumma – offre alle vittime dirette e indirette una prima assistenza, fornendo spiegazioni e informazioni sui propri diritti e legittime aspettative. Una volta chiarita la strada da intraprendere, sarà poi necessario affidarsi ad un professionista per l’iter giudiziario”. In tal senso, Onvos ha selezionato e stipulato convenzioni con legali altamente specializzati in materia e di riconosciuto valore professionale, con la possibilità di garantire la tutela nelle varie regioni d’Italia. L’Osservatorio è ora online all’indirizzo http://www.onvos.it
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