Caserta. Uccise un benzinaio di Cellole per rubargli l’incasso e dopo aver avuto gli arresti domiciliari scappò. E’ stato estradato ed arrestato ieri pomeriggio, presso lo scalo romano di Fiumicino, dai militari dell’aliquota operativa della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca, unitamente a personale dell’Ufficio Polizia di Frontiera dello scalo aeroportuale, il latitante Krebs Andreas, 47 anni tedesco, per l’omicidio volontario di Neiviller Massimo, avvenuto in Cellole in provincia di Caserta il 7 dicembre del 2016.
I militari gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Krebs Andreas, già arrestato dai Carabinieri dopo l’omicidio e successivamente resosi latitante evadendo dagli arresti domiciliari, è stato localizzato e catturato dalla polizia tedesca ad Egeln, il 31 luglio 2017, in esecuzione al mandato di arresto europeo. La sua localizzazione fu possibile grazie ad una meticolosa attività investigativa delegata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e condotta dal Nucleo operativo della Compagnia di Sessa Aurunca in collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e l’esperto per la sicurezza in Germania.
Ieri sera, al termine dell’iter per l’estradizione, l’aereo proveniente da Berlino che trasportava il Krebs Andreas unitamente a funzionari dell’Interpol atterrava a Fiumicino, dove gli è stata notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere prima del suo trasferimento presso la Casa Circondariale di Napoli-Secondigliano, ove rimarrà in attesa di giudizio. Krebs è accusato dell’omicidio del benzinaio di Cellole avvenuto il 7 dicembre del 2016. Neiviller, padre di due figli, venne trafitto da tre coltellate, inferte dal tedesco Krebs durante una colluttazione scaturita dal tentativo del commerciante di difendere l’incasso che l’aggressore voleva portagli via. Neiviller, qualche giorno dopo, morì al “Monaldi” di Napoli. Krebs agì a volto scoperto, poiché conosceva la sua vittima, per la quale aveva svolto qualche lavoretto. Approfittando, quindi, della buona fede del 44enne, il tedesco prima lo colpì alle spalle con un bastone e poi, a fronte della reazione della vittima, gli scagliò i tre fendenti, di cui una al cuore rivelatasi fatale.
A circa un mese e mezzo dall’accaduto, il 23 gennaio del 2017, nonostante gli indizi di colpevolezza, il tedesco uscì dal carcere e ottenne i domiciliari. Una decisione che suscitò polemiche tra familiari e amici della vittima, sfociata in indignazione soprattutto dopo che il tedesco scappò insieme alla moglie in Germania dove fu poi rintracciato.
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