Napoli, sfregiato in faccia con un tirapugni da due giovanissimi che lo ha malmenato per rubargli soldi e telefonino. E’ accaduto all’uscita della stazione della metro di scampia e il ragazzino, convinto dalla madre, ha postato due foto con il volto insanguinato sul proprio profilo facebook. Sono foto che hanno bisogno di alcun commento e che mostrano la violenza di cui sono stati capaci quelli del branco che lo hanno assalito e ridotto in quelle condizioni. Il ragazzo di chiama Emanuele A. e ha avuto bisogno di quattro punti di sutura al volto per curare la profonda ferita. A raccontare cosa è accaduto sabato pomeriggio ci ha pensato la mamma che a corredo delle due foto postate sul profilo facebook del ragazzo ha scritto: «E fu’ così che un pomeriggio di sole dopo le piogge un liceale di 16 anni all’uscita della metro decise di godersi il sole e tornare a casa a piedi dopo la mattinata in classe. Purtroppo non poteva immaginare che c’erano due delinquenti che avevano deciso di tagliarli la strada con il motorino per aggredirlo, chiedendogli soldi e senza aspettare risposta colpirlo con una sbarra di ferro con le catene provocandogli una profonda ferita allo zigomo alla quale i sanitari dall’ospedale Cardarelli hanno apposto quattro punti di sutura e riscontrato trauma maxillo facciale.Consegnato loro il cellulare gli rubavano lo zaino con i libri e scappavano lasciandolo a terra sanguinante… Questo è avvenuto purtroppo a Scampia ma poteva accadere ovunque e so che la mia Scampia non è questa.. Ciò che mii infastidisce è che ognuno si è sentito in diritto di dire che sono zone pericolose.. che nel pomeriggio non si deve camminare da soli e che per salvarsi si deve prendere il pullman. Quasi a dire: te la sei cercata. Chi vuole può condividere il post. Meglio far conoscere queste oscenità”. Decine e decine i commenti indignati di familiari e amici del ragazzo ma anche delle tante persone perbene di Scampia e non solo. Il giovane insieme con il padre è andati dai carabinieri di Scampia a sporgere denuncia raccontando quanto accaduto e descrivendo, per quello che ricordare, i due che lo hanno assalito. Ora i militari sperano di risalire agli autori attraverso la visione dei filmati delle telecamere di video sorveglianza.
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