Lo scorso 5 ottobre veniva prelevato con la forza, presso la sua abitazione, mentre si trovava in compagnia della moglie e dei suoi figli di tenera età, un cittadino ghanese B.M.Il sequestro era stato effettuato da parte di alcuni suoi connazionali che vantavano un credito, di scarsa entità, nei suoi confronti.Nasceva da parte dei carcerieri una trattativa, condotta con la moglie del rapito, volta ad ottenere la consegna di una somma di denaro in cambio della restituzione del proprio congiunto minacciandola che, diversamente l’avrebbero ucciso. Il rapito, successivamente, veniva liberato nei pressi della propria abitazione.Le indagini dirette dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, a mezzo della Squadra Mobile di Napoli, hanno consentito di ritenere sussistenti gravi indizi di reato a carico di due cittadini ghanesi, componenti del gruppo che aveva posto in essere il rapimento a scopo estorsivo, identificati in Mumufie Ernest e Yaw Jonson.A loro carico il GIP presso il Tribunale di Napoli emetteva ordinanza di custodia cautelare in carcere. Solo dopo una lunga attività volta al rintraccio degli indagati venivano arrestati il Munufie Ernest, presso il locale Ufficio Immigrazione mentre richiedeva il permesso di soggiorno, mentre il Yaw, ad opera degli Agenti della Squadra Mobile.
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