Gli agenti del reparto Tutela ambientale della Polizia municipale di Napoli hanno sorpreso due persone, una delle quali operaio del Comune, mentre lavoravano su una condotta privata in amianto. I due, indossando la pettorina catarifrangente che li qualificava quali fognatori del Comune di Napoli della Municipalità 2, stavano allacciando abusivamente alla fogna pubblica la condotta privata di un esercizio commerciale gestito da una cittadina cinese. Gli agenti hanno notato un cantiere aperto lungo il marciapiede prospiciente corso Umberto I all’interno del quale i due operai del Comune di Napoli, con un palo di ferro e una mazzola, stavano effettuando un’apertura su una condotta fecale. Gli agenti hanno intimato agli operai di sospendere immediatamente i lavori e hanno chiesto spiegazioni: i due operai hanno riferito di un ordine di servizio ricevuto dal loro dirigente per effettuare il lavoro in somma urgenza ma il racconto presentava troppe lacune. Gli agenti hanno accertato che dei due soggetti, vestiti da operai del Comune, solo A.C. di 65 anni era realmente dipendente dell’amministrazione comunale inquadrato come operaio fognatore della Municipalità 2, ma fuori servizio, mentre il secondo, E.L. di 33 anni, era un suo “dipendente”. Il lavoro non era stato richiesto da alcun dirigente del Comune di Napoli ma commissionato dalla cittadina cinese, titolare dell’esercizio commerciale, che aveva necessità di un allaccio in fogna. Il dipendente comunale, il suo collaboratore e la cittadina cinese, sono stati denunciati per i reati commessi. Della condotta assunta dall’operaio A.C. ne è stato informato il dirigente del Comune di Napoli responsabile del servizio per i dovuti adempimenti amministrativi da adottare.
Articolo pubblicato il giorno 11 Maggio 2018 - 11:27