Napoli. Il dirigente del Pd napoletano, Gennaro Mola ha deciso di patteggiare la pena di un anno di reclusione (con tanto della sospensione condizionale della pena, trattandosi di un incensurato), nell’ambito del processo che lo vede imputato nella cosiddetta di Listopoli di Napoli. L’accordo tra accusa e difesa del compagno dell’ex candidata sindaco al comune di Napoli, Valeria Valente, dovrà però essere ratificato mercoledì mattina dinanzi al giudice per le udienze preliminari Alfonso Sabella valutare l’opportunità della richiesta che sarà avanzata mercoledì mattina dalla difesa dell’imputato numero di listopoli. Mola è accusato dai pm Stefania Buda e Valeria Sico di violazione della legge elettorale. Secondo le accuse avrebbe falsificato l’elenco di nomi da inserire a sostegno della candidata sindaco Valeria Valente inserendo persone che non sapevano e non volevano essere candidate. L’ex dirigente dei dem è intenzionato ad ammettere di aver compiuto irregolarità ma solo perché dettate dalla fretta di chiudere le liste. Nei mesi scorsi il consigliere comunale in quota Pd Salvatore Madonna aveva ammesso di aver firmato in calce a liste che gli erano state portate dallo staff politico patteggiando la pena a sei mesi di carcere.
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