La Squadra Mobile partenopea nella tarda mattinata di oggi ha catturato a Castello di Cisterna anche il secondo fratello di ESE Osadolor detta Mommy, ovvero OSADOLOR Osahenkheio, pure lui coinvolto nell’inchiesta sulla tratta delle schiave minorenne dai paesi Africani e che all’alba di oggi ha portato all’esecuzione di 4 ordinanze di custodia cautelare in carcere su disposizione della Dda di Napoli.
Emerge dall’indagine che Ese discute delle sue ragazze, di quanto lavorano, come si comportano, se è il caso di rinnovare il rito vodoo per inadempienze che, queste ultime, hanno commesso.OSADOLOR Osahenkheio ha frequenti contatti con la madre che vive in Nigeria, con la quale parla dell’attività di prostituzione che Ese fa svolgere a ragazze sue connazionali. E’ infatti alla loro madre che toccano le incombenze riguardanti i contatti con il padre spirituale (baba-loa) per i riti wodoo da improntare nei confronti delle ragazze di Ese, per trovare una soluzione al problema che, di volta in volta, le si presenta (ragazza che è scappata, oppure ragazze che non guadagnano bene, evitare i controllo della polizia…). Osas, Ese e la madre sono poi soliti commentare gli esiti immaginifici provocati dal rito wodoo.
Osas, oltre a coadiuvare e supportare la sorella nell’attività di induzione e sfruttamento della prostituzione di ragazze sue connazionali, in accordo con quest’ultima e con la madre, decide quante ragazze debbono far giungere in Italia per farle prostituire per loro conto e come queste devono arrivare. Osas, inoltre, si confronta con la madre sui soldi che le ragazze devono pagare per il loro “debito” contratto al momento della venuta in Italia e al quale non possono sottrarsi anche perché terrorizzate dal giuramento fatto in occasione del rito del baba-loa e dalle conseguenze che si scatenerebbero nel caso in cui violassero l’impegno preso.
Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2018 - 15:28