Napoli. Infrangendo i vetri delle autovetture bloccate nel traffico con un oggetto appuntito riusciva a rapinare velocemente gli autisti impugnando un’arma. Via Toscanella, via Vecchia San Rocco e via Marco Rocco di Torrepadula erano le strade preferite da Antonio Di Franco, napoletano di 36 anni, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. I poliziotti della Squadra Mobile della Questura di Napoli sono riusciti a fermare l’uomo il 24 maggio dopo una lunga ed laboriosa indagine. Tutto parte da diverse rapine nelle zone comprese tra via Toscanella, Vecchia San Rocco, Marco Rocco di Torrepadula. La sola giornata del 20 aprile almeno cinque le rapine registrate con la stessa tecnica. Nel momento in cui il Di Franco decideva di mettere a segno l’evento criminoso, spostandosi a bordo di uno scooter con targa alterata ed il capo coperto da un cappuccio ed un casco protettivo si avvicinava alla vittima prescelta rapinandola in pochi secondi puntando solitamente una pistola.
Gli agenti hanno esaminato diversi filmati delle strade percorse dal solitario rapinatore delineando nell’immediato la sua corporatura piuttosto robusta. Il 22 maggio ancora una rapina sempre con la stessa tecnica in via Vecchia San Rocco. Ma qualcosa non è andato per il verso giusto in quanto questa volta gli agenti della Sezione Criminalità Diffusa sono riusciti a dare anche una identità al centauro, appunto in Antonio Di Franco. Il pomeriggio del 24 maggio i poliziotti hanno bloccato il 36enne a bordo di un’autovettura in viale della Resistenza poco dopo che lo stesso aveva adempiuto ad un obbligo di presentazione alla P.G. nella sede del Commissariato di Scampia. I poliziotti quindi hanno esteso l’intervento dapprima nell’abitazione dell’uomo al Vicolo Cotugno dove hanno rinvenuto e sequestrato gli stessi indumenti utilizzati nella rapina del 22 maggio nella sella dello scooter invece è stata trovata una punta di trapano verosimilmente utilizzata per infrangere i vetri delle autovetture. Quindi gli agenti hanno raggiunto anche l’appartamento di un familiare del Di Franco al Vico Cirillo a Miano, dove hanno sequestrato un altro elemento della rapina del 22 maggio: un casco protettivo di colore nero. Infine nel terrazzo sovrastante l’edificio i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato le repliche di due pistole: un revolver ed una semiautomatica. Ieri in sede di convalida del fermo è stata emessa nei confronti dell’uomo un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere per il reato di rapina aggravata.
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