Questa mattina, il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in un post pubblicato su facebook ha scritto: “Ho sempre pensato, sin da ragazzo, che nella vita cio’ che conta davvero e’ l’amore. L’amore per la vita, per le persone, per la bellezza, per le cose brutte che vuoi cambiare, per i piu’ deboli. L’amore e’ il cuore che batte, e’ la passione in cio’ in cui credi. Anche le lotte per i diritti e per la giustizia sono lotte d’amore, ti riempiono il cuore, spesso con prezzi alti da pagare. Nella vita istituzionale mi e’ capitato non di rado che per arrestare le mie lotte mi hanno anche proposto carriere facili, posti di potere di grande prestigio ed assai remunerati. Dovevo allora fermare le mie inchieste di magistrato, oggi le mie lotte per una politica istituzionale contro i sistemi. Gli ideali non si comprano, non sono mai stato in vendita, non ho mai avuto un prezzo”. “La politica ha proseguito de Magistris – e’ la piu’ grande missione per chi sogna di voler cambiare il mondo, renderlo piu’ giusto, meno diseguale, piu’ umano. Ovviamente la politica fatta per amore, non per potere, interessi o affari. Non si parla mai del diritto alla felicita’, ma la politica dell’immaginazione al potere e’ quella di provare a creare comunita’ in cui si possa essere felici. Giustizia sociale, umanita’, uguaglianza di diritti tra persone diverse, solidarieta’, fratellanza, pace. Il contrario delle politiche fondate sull’accumulazione del denaro, sulla corruzione, sulla distruzione della natura, sulle guerre. La politica dell’essere deve essere piu’ forte della politica dell’avere. La politica non deve tradire elettori e popolo, non deve cedere al compromesso morale per raggiungere il potere, deve servire il popolo, non servirsi del popolo. La politica deve essere anche connessione con il popolo, sentimento, empatia, partecipazione. La rivoluzione non si annuncia se non hai la volonta’ di rompere con il sistema. Ed anzi legittimi il sistema piu’ opaco”. “La rivoluzione – ha continuato il sindaco di Napoli – e’ rottura del sistema ed affidabilita’ di governo. La rivoluzione e’ storia se fai la rivoluzione, se l’annunci e poi ti leghi con il sistema non e’ rivoluzione, ma revisionismo. Da Napoli non portiamo denari o poteri, ma sette anni di cose fatte. La nostra dote politica. Vogliamo unirci a tutte le persone, i movimenti, gli amministratori, i militanti che vogliono fare la rivoluzione senza confini. Dall’acqua pubblica, alla rottura dei rapporti tra mafia e politica e corruzione e politica, dai beni comuni, alla valorizzazione dei luoghi liberati per un diritto come strumento di trasformazione sociale e non come schermo formale per il grimaldello repressivo dell’ordine costituito, dalla pubblicizzazione dei servizi di rilevanza costituzionale, all’inclusione, dalle citta’ dell’accoglienza contro le comunita’ degli egoismi, dalle citta’ dei giovani, del turismo e della cultura contro le comunita’ del rancore. A Napoli, senza soldi, in una citta’ difficilissima con tanti problemi, assediati dal sistema, dai debiti ingiusti ed illegali, aggrediti dalle politiche liberiste, abbiamo dimostrato che nulla e’ impossibile. Lavoriamo insieme, per l’unita’, fatta di credibilita’ e coraggio, per l’attuazione dei valori costituzionali. Per una societa’ piu’ umana e piu’ felice”. “Siccome il tempo e’ adesso, anche di questo – ha quindi annunciato – discuteremo nell’assemblea congressuale del nostro movimento democrazia ed autonomia, venerdi’ 25 maggio, al cinema modernissimo di Napoli. Per costruire un’agora’ ancora piu’ forte, oltre i confini, per dimostrare che i sogni si possono realizzare se le volonta’ si uniscono. Il demos unito non si puo’ arrestare, e’ solo il popolo che scrive la storia. Ho sempre vissuto da rivoluzionario e da romantico, nella gioia e nel dolore, per questo ci credo e non ho mai smesso di lottare e di sognare allo stesso tempo. Del resto solo chi ama vive e muore una volta sola, chi non ama muore ogni giorno o al massimo sopravvive”.
Articolo pubblicato il giorno 21 Maggio 2018 - 09:51