Questa mattina abbiamo voluto effettuare un’ispezione all’ospedale Rummo di Benevento per accendere i riflettori sulle criticità di un presidio fondamentale per la sua tradizione, per il bacino di utenti che serve e per le eccellenze che vi lavorano, ma sul quale è in atto una illogica e scellerata opera di smantellamento predisposta con il piano sanitario del governatore De Luca. Il pronto soccorso che abbiamo visitato questa mattina è dimensionato su 14 persone, ma ogni giorno ne accoglie oltre doppio. Pazienti ai quali si riesce a garantire adeguata assistenza soltanto grazie al sacrificio di operatori straordinari, alle prese con disservizi di ogni tipo. Questa mattina abbiamo trovato la tac rotta, mentre le refertazioni venivano fatte a mano per un blocco del sistema. Chiederemo di capire perchè questi continui guasti e quando arriveranno i macchinari nuovi. Un pronto soccorso che andrebbe assolutamente potenziato, creando un’Obi mai realizzata, insieme al potenziamento dei reparti che non riescono ad accogliere i pazienti per carenza di personale e posti letto. E invece De Luca ha pensato piuttosto di indebolire questo presidio ospedaliero nell’ambito di uno scellerato progetto di accorpamento col presidio di Sant’Agata dei Goti. Al fine di dar vita a un’unica azienda ospedaliera, si otterrà l’effetto di depotenziare due strutture. Il presidio di Sant’Agata, nella riconversione a polo oncologico, perderà il pronto soccorso, finendo con l’essere escluso dalla rete delle emergenze. Senza più reparto di gastroenterologia, con la neurochirurgia che sarà spacchettata sui due presidi ospedalieri, il Rummo finirà con l’essere declassato da Dea di II livello. Il risultato sarà un inevitabile peggioramento della qualità dell’assistenza per un bacino di oltre due milioni di residenti”. E’ quanto dichiarato dai componenti di una delegazione del Movimento 5 Stelle, rappresentata dalla consigliera regionale Valeria Ciarambino, dai senatori Danila De Lucia e Sabrina Ricciardi e dai deputati Pasquale Maglione e Angela Ianaro, che questa mattina si sono recati in vista al presidio ospedaliero Rummo.
“Non consentiremo – aggiungono i portavoce M5S – che si continuino a fare campagne elettorali sulla pelle dei cittadini, con piani che prevedono sistematici smantellamenti di presidi fondamentali, con la creazione di nuovi e inutili reparti, funzionali solo a piazzare primari amici, o creando presidi in risposta a richieste di politici del territorio e non alle reali esigenze di assistenza sanitaria. E’ un paradosso immaginare che due ospedali come il Rummo e il presidio di Sant’Agata possano integrare l’offerta sanitaria con una distanza di 55 chilometri l’uno dall’altro e con gli atavici problemi di viabilità dell’area sannita. Come Movimento 5 Stelle abbiamo già presentato un’interrogazione al Consiglio regionale e siamo pronti a dare battaglia anche a livello parlamentare. Tenuto conto che l’atto aziendale è oggetto di ricorso, chiederemo delle modifiche e un piano alternativo che preveda a PO di Sant’Agata strutture e reparti di supporto al Rummo, per esempio nell’ambito della riabilitazione o delle cure palliative, e non reparti che sostituiscano e sopprimano quelle presenti all’ospedale di Benevento. La proposta del Movimento 5 Stelle punta al potenziamento dei presidi esistenti, a differenza del piano De Luca che ne stabilisce lo svuotamento con conseguenze inimmaginabili sulla pelle e la salute dei cittadini del Sannio e dell’Irpinia”.
Articolo pubblicato il giorno 5 Maggio 2018 - 18:57