“Ho assunto un collaboratore di giustizia assumendomi tutti i rischi del caso. Lavora per noi dal 01/04/2017 ed è parte integrante dello staff della mia agenzia di comunicazione d’impresa”. Lo ha rivelato Klaus Davi sabato sera al programma Stasera Italia in onda su Rete 4, intervistato da Marcello Vinonuovo (online al link https://www.facebook.com/klaus.davi.9/videos/444531969293975/). “Non credo nell’antimafia finanziata dallo Stato, credo che la società civile debba fare anche piccoli passi – continua il massmediologo – Lui lavora con noi da più di un anno e si occupa di back office dedicato ai nostri clienti italiani e della campagna di comunicazione che faremo per sostenere il Made in Italy. Non è stato semplice. Non è una passeggiata coinvolgere nella propria impresa una persona sotto protezione che lavora da una località segreta. L’ho incontrato solo una volta in una questura sperduta dell’Italia. Ringrazio in primis la DDA di Reggio Calabria, il Nucleo Operativo di Protezione e la Dna. Adesso mi auguro che lo facciano anche grandi imprenditori. Io ho una struttura piccola, sono un artigiano. Ora si muovano anche i grandi”. In merito alle minacce ricevute in questi mesi Klaus Davi ha detto: “Chi ha scelto di occuparsi di questo tema sa che la morte è, purtroppo, un’opzione ma va anche detto che le mafie hanno smesso da tempo di uccidere e ormai lo fanno solo in casi estremi”.
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