Aversa. Nuova richiesta di arresto dell’antimafia per Nicola Inquieto dopo la scarcerazione da parte della Corte rumena: oggi la Corte d’Appello di Pitesti deciderà le sorti dell’imprenditore di Aversa, accusato di aver riciclato il danaro del clan dei Casalesi. Sette giorni fa, l’uomo arrestato nell’ambito di un’operazione della Dia di Napoli, è stato scarcerato dai giudici rumeni in attesa della formalizzazione della richiesta di estradizione in Italia. E allora il sostituto procuratore Alessandro D’Alessio della Dda di Napoli ha inoltrato una nuova richiesta di arresto in Romania che sarà discussa stamane.
Se i giudici rumeni accetteranno l’istanza, Inquieto potrebbe essere consegnato alle autorità italiane e agli uomini della Dia per espletare le formalità dell’interrogatorio di garanzia. Una consegna temporanea che poi riporterebbe Nicola Inquieto di nuovo in Romania. Una eventualità alla quale si oppongono gli avvocati difensori dell’indagato, Giuseppe Stellato e Nicola Marino, dinanzi alla Corte d’Appello di Pitesti. C’è attesa anche per la decisione dei giudici della X sezione del tribunale del Riesame di Napoli che, ieri, hanno esaminato la richiesta di annullamento della misura cautelare eseguita ad aprile. In caso di annullamento della misura cautelare, verrebbero meno i presupposti per la consegna temporanea. L’imprenditore di Aversa oltre al procedimento in Italia deve difendersi anche da accuse in Romania, per questo motivo non può lasciare lo stato straniero fino a quando non saranno risolti i problemi. Inquieto è stato coinvolto in un’inchiesta sulle tangenti insieme all’attuale sindaco di Pitesti, ma è stato poi scagionato. L’accusa fu quella di avere corrotto dei politici per abbattere i costi fiscali inerenti le operazioni immobiliari che conduce da anni in città. Successivamente, è stato accusato di aver picchiato un uomo per questioni di soldi. L’aggressione fu ripresa dalle telecamere della videosorveglianza pubblica. Inquieto fu condannato ma risarcì la vittima con una somma di 30mila euro, ma ha in sospeso quattro mesi di detenzione. E’ in corso, inoltre, un procedimento per la morte di un operaio rumeno di 24 anni, Marius Vasile, precipitato da una gru difettosa dentro uno dei megacantieri in cui sono impegnate aziende di Inquieto che stanno realizzando una serie di insediamenti residenziali a Pitesti e dintorni.
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