La Campania è stata teatro di una nuova operazione anti-camorra. Colpiti gli interessi dell’organizzazione criminale nel business delle slot machine. Le indagini hanno portato a un primo risultato concreto: il Gip di Napoli ha fatto scattare 11 misure cautelari ai danni di soggetti ritenuti legati al clan Belforte di Maddaloni e nei confronti di imprenditori considerati vicini al nucleo mafioso.
Gli inquirenti hanno basato le indagini sulla gestione delle Newslot, una particolare tipologia di slot machine installata di frequente nei bar. Coinvolti nell’operazione più di 100 finanzieri, che fanno riferimento alla Guardia di Finanza di Caserta. Stanno per essere tradotti in carcere 7 indagati e altri 4 saranno sottoposti ai domiciliari.
Dal punto di vista penale, vengono contestati diversi reati: dall’estorsione all’illecita concorrenza mediante violenza e minacce, cui va ad aggiungersi l’aggravante del metodo mafioso.
Un’altra mossa per mettere in scacco gli interessi criminali del clan è stata il sequestro di slot machine in diversi esercizi pubblici. Della coordinazione degli interventi se ne è occupata la Direzione distrettuale antimafia di Napoli.
Il rischio di infiltrazioni mafiose nel mondo delle slot è tornato all’attenzione della cronaca anche per la conferma, da parte del Tar Campania, dell’interdittiva antimafia per un gestore slot di Benevento. Questa è stata disposta dal Prefetto della città campana dopo le minacce subite da un esercente.
Minacce condotte per sottrarre 4mila euro, di cui il gestore si riteneva creditore, o per installare nella struttura commerciale delle slot selezionate dal gestore stesso.
Secondo il Tar la motivazione del provvedimento interdittivo sarebbe “adeguata e immune da vizi logici ed errori di fatto”. In base a quanto emerso dall’inchiesta, il gestore è un pregiudicato e viene accostato a un clan mafioso locale. È sulla scorta di questi elementi che il Prefetto ha “ritenuto l’immanenza di un rischio di infiltrazione mafiosa”.
Episodi di assoluta gravità che ribadiscono l’importanza della legalità e della trasparenza nel gioco d’azzardo. Sul Web, ovvero il principale contesto di sviluppo delle scommesse nell’ultimo decennio, le slot online che operano nel rispetto della legge sono presentate esclusivamente da sale da gioco virtuali che dispongono dell’autorizzazione dell’AAMS (Agenzia delle Dogane e dei Monopoli).
Dai recenti fatti di cronaca appare chiaro, invece, quanto sia più opaca e difficile da controllare una parte del mercato tradizionale delle slot. Il rischio è amplificato dall’influenza della criminalità organizzata, le cui ramificazioni si estendono ben oltre i confini della regione Campania.
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