Il nuovo aggiornamento per Windows 10 ha il difetto di lasciare sul nostro hard disk dei file spazzatura per una decina di giorni. Il problema è il volume di questi file, visto che si tratta di qualcosa come 10 giga: per chi non ha molto spazio su disco ciò potrebbe costituire un inconveniente di non poco conto, ma per fortuna non è necessario attendere il termine dei dieci giorni per risolverlo.
Che cosa succede
Microsoft procede alla rimozione di default di quei giga in automatico a dieci giorni di distanza dall’installazione dell’aggiornamento, ma per chi ha un disco rigido pieno fino all’orlo non è piacevole essere costretti ad aspettare, anche perché questo “malloppo” di spazzatura finisce per peggiorare le prestazioni di tutto il sistema informatico. Ecco perché conviene imparare ad asportare i file dell’aggiornamento da soli. Questi file spazzatura sono quelli che riguardano la versione vecchia del sistema operativo: per questo sono destinati a una cartella di sistema. Nel caso in cui si dovessero verificare degli imprevisti con l’aggiornamento, è sufficiente andare a recuperare la vecchia versione per non avere ripercussioni negative. Se, però, si è già certi che l’aggiornamento sia andato a buon fine e sia perfetto, quei file possono essere eliminati.
Dove si trovano i file spazzatura
I file vecchi si trovano all’interno di una cartella a cui è attribuito il nome Windows.old. Tuttavia non bisogna commettere lo sbaglio di eliminare tutta la cartella, poiché in questo caso lo spazio non verrebbe comunque recuperato; occorre, invece, seguire una procedura ben precisa, iniziando ad accedere alle impostazioni, per poi andare nella sezione Sistema e quindi fare clic su Archiviazione. A questo punto bisogna selezionare l’opzione del Sensore memoria: compare la scritta Cambia il modo in cui viene liberato spazio, su cui si deve cliccare. Così viene aperta una pagina nuova con un elenco di opzioni, tra le quali si deve fare clic su Eliminare le versioni precedenti di Windows. Nel caso in cui questa opzione non sia presente, non ci si deve preoccupare, perché vuol dire che Windows 10 è già stato rimosso. Se, invece, l’opzione viene ancora visualizzata, è sufficiente fare clic sulla scritta Pulisci ora, e a quel punto la pulizia verrà avviata e portata a termine. Nel corso di questa procedura scompariranno anche i file del cestino.
La pulizia disco
Una soluzione alternativa per ottenere lo stesso risultato è quella che prevede di procedere con la pulizia del disco, uno strumento più semplice da usare. Dopo avere avviato il menù Start, si clicca sul programma; altrimenti, basta scrivere Pulizia Disco sulla barra di ricerca che si trova a sinistra in basso, proprio di fianco al tasto Start. Compare, così, una scheda in cui viene chiesto che cosa si è intenzionati ad eliminare: ora occorre mettersi in cerca della cartella che riporta la dicitura Installazioni precedenti di Windows ed è tutto pronto. Una volta che si è cliccato sulla voce Pulizia file di sistema e che si è data l’ultima conferma necessaria, i 10 giga di file spazzatura ereditati dalla versione precedente del sistema operativo vengono eliminati nel giro di pochi secondi, e si può tornare a usufruire di un hard disk più libero e più performante, con prestazioni decisamente più veloci.
L’hard disk esterno
Questi, dunque, sono i procedimenti che devono essere seguiti per ritrovare spazio su disco dopo l’ultimo aggiornamento di Windows 10. Se, però, ci si rende conto che anche dopo questo intervento il computer è ancora lento perché comunque l’hard disk sta per essere riempito del tutto, è consigliabile fare affidamento su un supporto esterno: se ne possono trovare qui https://www.yeppon.it/periferiche/hard-disk-esterni/ diversi tipi, a seconda delle esigenze da soddisfare e della quantità di spazio di cui si ha bisogno.
Articolo pubblicato il giorno 24 Maggio 2018 - 17:37 / di Cronache della Campania
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