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“Farai la fine di Siani”, minacce a Torre Annunziata al fotoreporter Salvatore Sparavigna

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Farai la fine di Siani”. Questo è il macabro messaggio che il video foto giornalista Salvatore Sparavigna ha ricevuto, non sui social, non in chat, non al telefono, ma con un “pizzino” rinvenuto nella propria cassetta postale al suo rientro a casa, venerdì sera 18 maggio scorso.

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“Negli ultimi cinque anni, da quando cioè sono rientrato a Torre Annunziata-spiega Sparavigna- e ho cominciato a scrivere in merito alle problematiche della mia città, ho subìto numerose violenze ed aggressioni e con “coincidente” regolarità, anche calunnie, diffamazioni ed insulti di ogni genere, spesso sfociati in danneggiamenti alla mia auto. Negli gli ultimi due-tre anni ho dovuto fare i conti con le aggressioni non più verbali, ma fisiche da parte di alcuni concittadini e soprattutto da qualche ex Consigliere Comunale (già ex Assessore) convinto che la violenza fisica possa imbavagliare la stampa libera”. Sparavigna polemizza anche contro l’ex sindaco e il suo staff per essere stato escluso dalla mailing list e si scaglia contro il sindacato dei giornalisti della Campania che a suo dire non lo difende. “I miei scritti, sulla mia testata o sui social-spiega ancora Sparavigna- sono stati sempre motivati sia dal mio alto senso di coscienza civica e sia, in qualità di foto video giornalista, da un alto e dignitoso senso deontologico e professionale che mi ha costantemente caratterizzato spingendomi solo a voler Informare. Infatti fu L’Anac di Raffaele Cantone che – su mie segnalazioni dettagliate di scarsa Trasparenza Istituzionale – per ben cinque volte “bacchettò” la precedente Amministrazione Comunale, nella persona del suo Sindaco e del “suo” Segretario Comunale (Responsabile della Trasparenza e dell’Anticorruzione) ancora oggi in servizio presso l’Ente e che qualche giorno fa ha oltretutto dichiarato, su un noto quotidiano locale, che “il 98% dei contratti sono stipulati senza certificati antimafia”.Come se non bastasse, in concomitanza con le direttive imposte dall’ANAC, in una “urgentissima” seduta di Giunta Comunale, “anomala e ad personam” convocata appositamente, si decise di affidare ad un legale (con incarico diretto) la “lettura e la valutazione” dei miei scritti affinché si potesse ravvedere l’ipotesi di una qualche forma di reato.Ma in queste ultime settimane, alla luce anche di gravi episodi che molto probabilmente metteranno a rischio la salute e l’incolumità dei cittadini oplontini, ho evidenziato – ripetendomi ancora – anomalie ed irregolarità, ed in particolare ho riproposto alcuni miei articoli di qualche anno fa che oggi, alla luce di nuovi sviluppi (nuove inchieste, conclusioni di indagini, riaperture di nuove indagini, violazioni e deroghe a norme ed articoli, affidamenti senza bandi, concessioni varie e di qualsiasi genere sempre “ad personam”, silenzi e assenze strategiche di particolari consiglieri comunali in sedute importanti di Consiglio Comunale, etc.) sono risultati “preveggenti” o, comunque, hanno evidenziato la mia lungimiranza nel voler tentare di informare preventivamente gli ignari (e spesso ignavi) concittadini di Torre Annunziata. Forse il “riproporli oggi” con una diversa lettura dei fatti, avrà spinto qualcuno ad “armare” quella mano affinché scrivesse il macabro pizzino da me prontamente consegnato ai carabinieri.Forse è stata solo una bravata, un “fake pizzino” di qualche buontempone in vena di brutti scherzi? Non lo so e lascio questo “enigma” non solo alle indagini che seguiranno.Non sono un eroe e nemmeno voglio esserlo, per farne pretesto di speculazione e spettacolarizzazione, ma alla luce dell’enorme indifferenza e del poco sostegno che ho riscontrato da parte di tutti, ho deciso di desistere e dedicarmi ancor di più ad alt.Una cosa è certa: hanno vinto Loro! ‘LORO’ di Oplonti”.


Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2018 - 08:09

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