Ercolano. Maria Benducci a distanza di cinque anni e mezzo chiede che sia fatta luce sull’incidente che ha visto coinvolto il marito. L’uomo morì e lasciò tre figli che all’epoca dei fatti avevano 20, 17 e 9 anni. Maria non si rassegna al fatto che quell’incidente sia dovuto ad una disattenzione. L’uomo è morto poco dopo in ospedale dopo aver ricevuto i soccorsi.
“Giunto in prossimità di un’ampia curva – si legge nel verbale fatto dagli inquirenti – perdeva il controllo della moto, impattando contro il cordolo del marciapiede alla sua destra. A seguito dell’impatto, il centauro veniva catapultato contro un palo di illuminazione pubblica, mentre il motoveicolo arrestava la propria corsa dopo circa 10m metri di scarroccio”.
Secondo gli investigatori questa tragedia è stata causata da una disattenzione ma la moglie non ci sta e si è opposta alla richiesta di archiviazione. Dalla perizia di parte emerge che per la dinamica dell’incidente è possibile ipotizzare che un veicolo abbia potuto tagliare la strada al centauro generando la caduta del centauro. “In via Vesuvio – dice la moglie – passano centinaia di mezzi al giorno e specie in discesa, c’è chi per la velocità tende a invadere l’altra corsia. Qualcuno potrebbe essere stato imprudente, causando l’incidente senza poi fermarsi a prestare i soccorsi. Non mi stancherò mai – prosegue – di combattere. Già dopo l’incidente ho bussato a tutti i citofoni in zona, chiedendo se qualcuno avesse visto, udito o saputo qualcosa. Ora il mio appello va a chiunque abbia notizie. Chi sa parli e ci aiuti a dare una svolta alle indagini. Questa strada è pericolosa, tanto che dopo un altro incidente mortale, avvenuto nel senso di marcia opposto, il Comune ha sistemato le telecamere”.
Articolo pubblicato il giorno 16 Maggio 2018 - 08:38