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Nella mattinata odierna, a Cellole  e Vergiate in provincia di Varese, militari della Compagnia Carabinieri di Sessa Aurunca, con il supporto di unità cinefile del Gruppo Guardia di Finanza di Aversa, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta di questa Procura della Repubblica, hanno arrestato cinque persone, resisi responsabili a vario titolo, in concorso, dei reati di spaccio di sostanza stupefacenti, estorsione, rapina, lesioni e minacce, delitti consumati a Cellole fra l’ottobre 2017 ed il febbraio 2018. L’attività d’indagine, diretta dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e svolta dai militari della Stazione Carabinieri di Cellole, ha permesso di disarticolare un gruppo emergente nell’attività di spaccio di sostanze stupefacenti nel Comune di Cellole. Gli indagati, agendo con particolare spregiudicatezza nonostante la giovane età, in un breve arco temporale avevano affermato il controllo – anche con comportamenti violenti – di una “piazza di spaccio”. Le indagini permettevano di documentare proprio le modalità con le quali i soggetti arrestati avevano assunto il controllo dell’attività di spaccio di stupefacenti; gli stessi infatti in una “escalation” di violenza che arrivava a turbare la cittadinanza: – il 21 ottobre in Cellole effettuavano un vero e proprio “raid punitivo”, introducendosi di notte nell’abitazione di un “cliente” che si era impossessato di 30 grammi di stupefacente e, sorpresolo nel sonno, lo percuotevano e minacciavano di morte, estorcendogli del denaro quale corrispettivo dello stupefacente sottratto; – il 25 gennaio ed il 25 febbraio a Cellole, in due distinte occasioni, aggredivano due soggetti ritenuti concorrenti nell’illecita attività di spaccio, percuotendoli e causando loro lesioni personali; – il 13 febbraio, nel corso dei festeggiamenti per il carnevale cellolese, onde dimostrare pubblicamente il loro ruolo sul territorio, aggredivano per futili motivi un operaio romeno, rapinandolo del portafogli e causandogli la frattura di un dito. Tutti gli arrestati sono stati associati presso le case circondariali di Santa Maria Capua Vetere  e Busto Arsizio in provincia di Varese


Articolo pubblicato il giorno 22 Maggio 2018 - 12:54


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