Si e’ suicidato ieri nella Casa circondariale di Verona un detenuto marocchino. All’uomo mancava un anno di pena da espiare. A renderlo noto e’ il garante nazionale dei diritti delle persone detenute che comunica che con questo suicidio sono venti i carcerati che si sono tolti la vita dall’inizio dell’anno. “Nei giorni in cui si sancisce la definitiva non emanazione del decreto di riforma dell’ordinamento penitenziario, frutto di analisi di tutto il mondo che riflette attorno all’esecuzione penale, e’ grave e doloroso dover registrare ben venti suicidi di detenuti dall’inizio di quest’anno: tre solo nell’ultima settimana”. Il Garante nazionale, mentre registra ancora una volta un episodio di criticita’ del sistema che coinvolge chi e’ ristretto e chi in esso opera, invita “a riflettere sull’esecuzione penale in termini non ideologici o dettati dalla volonta’ di trasferire sul carcere le insicurezze sociali. Rinnova l’invito a non abbandonare il cammino intrapreso di pieno rispetto della finalita’ costituzionale delle pene perche’ esso rappresenta l’unico percorso per garantire l’effettiva sicurezza della societa’ esterna e al contempo la tutela dei diritti fondamentali delle persone recluse”.
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