Il presidente incaricato Giuseppe Conte ha rimesso poco fa il mandato per la formazione del nuovo governo nelle mani del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il nome di Paolo Savona è stato lo scoglio sul quale si è incagliata la trattativa tra M5S, Lega e Quirinale. I giallo-verdi parlano di veti del Colle, il Quirinale replica: «Irrigidimento dei partiti». A 84 giorni dalle elezioni, un record per la storia repubblicana, l’Italia non ha un governo. Il passo indietro di Conte è arrivato al termine del colloquio con il presidente della Repubblica, durato circa un’ora. Il capo dello Stato, come ha riferito lo stesso Zampetti, ha ringraziato Conte per l’impegno. È finito così il tentativo di formare un governo a guida M5S-Lega. Due lunghi colloqui al Quirinale per i leader di M5S e Lega, Luigi Di Maio e Matteo Salvini, hanno preceduto l’arrivo al Colle del premier incaricato. «Abbiamo lavorato per settimane, giorno e notte, per far nascere un governo che difendesse gli interessi dei cittadini italiani.
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