La Roma ci crede. Atteggiamento aggressivo, voglia di vincere e portare a casa non solo un successo, ma anche la qualificazione alla finale di Kiev. Ma questo avvio, purtroppo, fa male: al 9′ Nainggolan sbaglia un normalissimo passaggio durante un giro palla difensivo, aprendo così il campo a Firmino, bravissimo a pilotare il pallone verso l’accorrente Sadio Mané, che col sinistro batte Alisson e fa subito 0-1. È la prima rete subita dai giallorossi in una gara casalinga in questa edizione della Champions League: nemmeno Atletico Madrid, Chelsea e Barcellona erano andate a segno nella Capitale. Con questo parziale, alla Roma servirebbero 4 gol per qualificarsi.
Uno, di gol, viene trovato quasi subito dalla Roma, perché al 15′ Lovren spazza una sponda di testa di El Shaarawy centrando però quasi sul viso James Milner. Il pallone, quindi, carambola in porta, lasciando di sasso Karius e ridando un briciolo di speranza ai giallorossi, apparsi comunque tramortiti dal gol di Sadio Mané. Il pareggio, comunque, rinfranca Di Francesco: la Roma c’è. Il Liverpool comunque, nonostante il gol subito, non smette di seguire il mantra del proprio allenatore: fare calcio sempre, comunque, a prescindere da tutto. Avversari compresi, in questo caso, la Roma. E infatti dopo il pareggio-errore di Milner, è il Liverpool ad avvicinarsi al gol. Prima Sadio Mané non riesce a trovare la doppietta per merito di Alisson. Robertson sfonda a sinistra, puntando e saltando agevolmente Florenzi, poi gioca il pallone a rimorchio per il senegalese che va di sinitro sul primo palo, ma il brasiliano, di piede, mette in angolo. È il 25′ ed è soprattutto il campanello d’allarme, perché la Roma subisce l’1-2 di Wijnaldum, che trova facilmente il gol di testa dopo un rinvio sempre di testa all’indietro di Dzeko. Il gol dell’olandese arriva come una doccia fredda per la Roma, una scossa negativa al morale di una squadra che sognava la rimonta, ci credeva ma che impatta contro un Liverpool cinico e bravo a gestire il vantaggio del 5-2 dell’andata ad Anfield Road. Il miglior attacco della Champions League si conferma tale con due gol nei primi 26 minuti all’Olimpico, mentre la sfortuna colpisce i giallorossi esattamente come El Shaarawy centra il palo da fuori area: il suo destro viene deviato e finisce in pieno sul montante. È il 35′ e la fortuna gira in senso Reds, verso chi comanda. Al 38′ Firmino va in verticale per Salah che punta Fazio, ma l’argentino è bravo a murargli il diagonale in calcio d’angolo, mentre al 42′ Nainggolan di testa allarga per Florenzi che in area tenta la conclusione diretta in porta. Il pallone si perde a lato, divenendo l’ultima emozione di un primo tempo che lascia più di qualche rimpianto in casa giallorossa, visto che i due gol subiti potevano essere tranquillamente evitati con una maggiore attenzione difensiva. Il secondo tempo parte con la Roma che spinge sull’acceleratore. La Roma rientra alla grande con Dzeko. Poi Radja Nainggolan trova il 3-2 con un eurogol dalla distanza. Infine il 4-2 su rigore a tempo praticamente scaduto
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