A 15 anni ha fermato il traffico perche’ i sicari potessero fuggire via indisturbati. Oggi, 16enne, e’ stato arrestato. I carabinieri a Castellammare di Stabia, nel Napoletano, hanno dato esecuzione a una misura di custodia cautelare emessa dal gip di Napoli su richiesta della Procura per i Minori nei confronti del minorenne ritenuto responsabile, in concorso, di lesioni personali aggravate, ricettazione e di detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma da fuoco, reati aggravati da finalita’ mafiose. L’indagine ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dell’indagato nell’agguato in cui sono stati feriti Giovanni Battista Panariello, 21, e Michele De Luca, 58 anni, avvenuto il 10 settembre 2017 nel centro storico di Castellammare di Stabia.Con il ragazzo c’erano 4 adulti gia’ noti e arrestati a dicembre 2017, uno dei quali pregiudicato per 416 bis essendo stato gia’ condannato con sentenza passata in giudicato come affiliato al clan D’Alessandro. L’allora 15enne si occupo’ di accompagnare gli adulti armati in sella a una bicicletta elettrica, fermare momentaneamente il traffico cittadino, agevolarne la fuga degli esecutori materiali del raid. Pochi minuti prima di rimanere vittima dell’agguato Panariello insieme a un’altra persona si era reso responsabile del pestaggio di uno spacciatore, reo di aver interrotto l’approvvigionamento di stupefacente. L’agguato fu una ritorsione armata in risposta al pestaggio. L’altra persona coinvolta nell’aggressione al pusher non fu ferito poiche’ riusci’ a darsi alla fuga. Tutti i protagonisti del raid sono stati individuati e arrestati poiche’ ripresi da piu’ telecamere installate nelle vicinanze del luogo dove venne commesso.
Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2018 - 09:53