“La popolazione detenuta in Italia e’ di 58mila persone, quindi il rapporto e’ di 0,95 ogni mille abitanti”. Lo ha detto Mauro Palma, Garante nazionale delle persone detenute, in occasione del convegno, promosso a Napoli, da Magistratura indipendente. “Mi trovo sempre di fronte a due racconti simmetrici – ha affermato – da un lato dichiarazioni che c’e’ una situazione infernale delle carceri, dall’altro comunicati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria che descrivono un singolo progetto o iniziativa parlandone come un paradiso”. “Ma mi trovo a dover dire che la situazione non e’ ne’ l’una ne’ l’altra – ha sottolineato – E’ una situazione problematica, molto nelle grandi città, perche’ le statistiche non rendono conto di come avvenga la distribuzione concreta delle persone”. Così, per esempio, “la Sardegna non e’ sovraffollata come accade per le strutture a Napoli”. “Pero’ non e’ tanto il problema dei numeri della detenzione perche’ piu’ o meno abbiamo un tasso di detenzione assolutamente equiparabili a quelli degli altri Paesi dell’Europa occidentale – ha evidenziato – E’, piuttosto, la composizione che abbiamo all’interno: troppe persone che devono scontare pene limitatissime nel tempo, quindi molto brevi, che potrebbero, in maniera piu’ positiva, avere misure alternative, troppe preclusioni che non consentono di dare una beneficio a una persona fin dalla sua uscita e che non permettono cosi’ di conoscere qual e’ il suo percorso”. “Quindi piu’ che concentrarsi sui numeri – ha concluso – occorre concentrarsi su quale e’ l’asse della detenzione e a chi deve essere riservata la pena piu’ dura che la privazione della libertà”.
Articolo pubblicato il giorno 13 Maggio 2018 - 15:41