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Carabinieri dei Nas in azione: sequestri e chiusure di locali, da Sarno a Eboli nessuno escluso

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<span style="color: #000000">Una vasta operazione condotta dagli uomini del Nucleo Antisofisticazione e Sanità ha interessato la provincia salernitana. L’attività investigativa ha visto i militari, agli ordini del Maggiore Vincenzo Ferrara, impegnati nel servizio a tutela della salute riscontrare: 

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A Sarno, presso due rivendite prodotti per l’agricoltura, sono state sequestrate 2 tonnellate di fitosanitari, con dicitura “pericoloso” e “attenzione”, detenute per la vendita senza alcuna autorizzazione al commercio; chiusi inoltre due locali, di circa 300 metri quadri, a causa delle gravi non conformita’ igienico sanitarie e strutturali ed elevate contravvenzioni per un totale di oltre 3.000 euro;

A Eboli , presso un centro di accoglienza per stranieri, a seguito di un controllo igienico sanitario, sono stati sequestrati 100 chili di prodotti alimentari, conservati in pessimo stato. Alla procura è stato denunciato il titolare dell’azienda gerente il servizio di preparazione e somministrazione dei pasti;

A Pagani, è stata chiusa una macelleria. Alla base del provvedimento gravi non conformità igienico strutturali degli ambienti ispezionati. Sono stati sequestrati 700 chili di prodotti carnei (bovina, suina ed avicola) e salumi sotto vuoto, privi di tracciabilità.

A Salerno, presso attività di ristorante pizzeria ubicata nell’area centrale,  sono stati sequestrati 40 chili di prodotti alimentari non tracciati e contestata al titolare una sanzione amministrativa di 1500 euro

Ma il risultato maggiore è stato ottenuto presso il mercato ortofrutticolo di Sant’Egidio del Monte Albino, chiuso per gravi criticità. L’area mercatale interessata dal provvedimento ha una superficie di circa 14.000 metri quadri. I motivi della chiusura? Situazioni di non conformità igienico sanitarie e strutturali rilevate con particolare riferimento alla mancanza di acqua potabile e di lavabi nei box; presenza diffusa di soluzioni di continuità della pavimentazione (in alcuni casi addirittura mancanti), non lavabile e sanificabile; sporcizia diffusa e datata in tutti gli ambienti ispezionati, comprese le celle frigorifere comuni dove all’interno venivano conservati i prodotti ortofrutticoli, che presentavano alle pareti ed al soffitto tracce di muffa e prive di manutenzione ordinaria e straordinaria.


Articolo pubblicato il giorno 10 Maggio 2018 - 10:02

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