Ha confessato e sta collaborando con la polizia Daniele Ventriglia, il 25enne che la notte scorsa ha accoltellato e ucciso il giovane Calciatore dilettante, Nicola Della Morte, 23 anni originario della provincia di Caserta ma residente nella provincia di Sondrio, davanti ad un circolo sportivo nella borgata sassarese di Ottava. Dopo il fermo di questa mattina, Ventriglia e’ stato interrogato per ore in Questura a Sassari dove ha fatto le prime ammissioni, indicando anche il luogo – impervio e non lontano dal locale – dove aveva nascosto il coltello usato per il delitto. Per il giovane e’ scattata l’accusa di omicidio volontario. Non si e’ trattato di una lite banale, come appreso in un primo tempo, ma di un regolamento di conti: lo avrebbe raccontato lui stesso incalzato dalle domande dagli inquirenti. Ventriglia aveva gia’ avuto discussioni con la vittima. Una lite che si trascinava da almeno un mese con accuse di calunnie e offese. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della Squadra Mobile, la notte del delitto l’arrestato e’ uscito di casa con due coltelli da cucina in tasca, proprio per raggiungere il suo rivale al circolo della Polisportiva Ottava. Probabilmente non aveva davvero intenzione di uccidere e i coltelli erano solo un modo per sentirsi piu’ sicuro, ma voleva di certo regolare i conti.
La famiglia di Nicola era originaria di San Felice a Cancello in provincia di Caserta. Nico, per gli amici, è cresciuto nei vicoletti della frazione Botteghino e della zona di via Roma, a pochi passi da piazza Giovanni XXIII. Alcuni zii e parenti, abitano ancora lì e molti ricordano il suo sorriso disarmante e il sinistro da fuoriclasse sin da piccolino. La sua passione per il calcio forse è nata proprio a San Felice a Cancello, tra i banchi della scuola elementare del plesso Volta dei Perri dell’Istituto Comprensivo “Francesco Gesuè”, quando la sua famiglia non ancora aveva deciso di trasferirsi al Nord e di preciso a Chiavenna in provincia di Sondrio.
La madre del ragazzo è originaria di Arienzo, sempre in provincia di Caserta.I genitori, nonostante vivessero al Nord, spesso e volentieri si recavano nella città d’origine durante i periodi di festa. Nico, infatti, è stato visto per l’ultima volta a Natale. I funerali si terranno al Nord, ma alcuni parenti stanno organizzando una messa in suffragio. Figlio unico, scuola professionale a Colico, manutentore di impianti idraulici in Svizzera, calciatore dilettante, Nicola Della Morte trascorreva da un paio d’anni i mesi invernali in Sardegna. Si era trasferito per amore. Fidanzato con una ragazza del posto, conosciuta in Valchiavenna, figlia del presidente dell’Ottava, la squadra di seconda categoria in cui militava e tra le cui file ha giocato la sua ultima partita, poche ore prima di morire, nello spareggio col Codrongianos perso per 3-1.
Sotto choc i genitori, il padre Remo, già toccato in passato dalla scomparsa in tragiche circostanze del fratello, e la mamma Patrizia. Sono partiti immediatamente per la Sardegna, accompagnati da un nipote. Vogliono capire perché il loro unico figlio durante una banale discussione è stato accoltellato a morte.
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