Il tribunale si Sorveglianza di Milano ha concesso la “riabilitazione” a Silvio Berlusconi. Il Cavaliere potrà quindi essere candidabile dalle prossime elezioni. Lo ha riferito il ‘Corriere della Sera’, sottolineando che la decisione cancella tutti gli effetti della legge Severino, scattati dopo la condanna a 5 anni per frode fiscale (di cui 4 coperti ad indulto) che il Tribunale di Milano ha inflitto nel 2013 al leader di Forza Italia nell’ambito del processo sui diritti tv Mediaset. Se si dovesse tornare alla urne, Berlusconi potrà quindi presentarsi alla Camera o al Senato. I legali di Silvio Berlusconi hanno fatto ricorso contro la legge Severino – che dopo la condanna a 4 anni (di cui 3 coperti da indulto) per frode fiscale, aveva impedito al Cavaliere di candidarsi – anche davanti alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Per la difesa di Berlusconi la legge Severino ha avuto sulla sua posizione giuridica un effetto retroattivo. L’udienza di fronte ai giudici di Strasburgo si è svolta il 27 novembre dell’anno scorso alla presenza di oltre 500 persone accreditate tra le quali una cinquantina di giornalisti. La decisione è prevista per il prossimo autunno, quando però il leader di FI potrebbe anche non averne più necessità ai fini dell’agibilità politica, visto che ha ottenuto il parere favorevole del Tribunale di Sorveglianza e in caso di elezioni potrà tornare in campo.
Sono al momento sette i procedimenti penali in corso a carico di Silvio Berlusconi, cinque solo per il caso Ruby ter (due a Milano, che verranno a breve riuniti, e gli altri a Roma, Torino e Siena), uno per la vicenda ‘escort-Tarantini’ e a suo carico e’ stata anche riaperta un’inchiesta di Firenze per le stragi di mafia del ’93.
‘ESCORT’ BARI – Sul rinvio a giudizio di Berlusconi per una tranche dell’inchiesta della Procura di Bari sul ‘caso escort’ e’ attesa a breve la decisione del gup che aveva accettato la richiesta del difensore del Cavaliere di rinviare a dopo il voto dello scorso 4 marzo. L’ex premier e’ imputato per induzione a rendere dichiarazioni mendaci all’autorita’ giudiziaria: avrebbe pagato l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantini perche’ mentisse sulle escort portate nelle sue residenze estive tra il 2008 e il 2009. E Tarantini avrebbe mentito, dicendo che Berlusconi non sapeva che quelle donne fossero prostitute.
PROCESSO RUBY TER MILANO – Verranno riuniti nei prossimi giorni in un unico processo i due filoni milanesi del caso Ruby ter. Nel primo Berlusconi e’ stato rinviato a giudizio nel gennaio 2017 per corruzione in atti giudiziari perche’, secondo l’accusa, avrebbe comprato il silenzio o la reticenza delle ragazze-testimoni, Ruby compresa, con circa 10 milioni. Nel secondo, l’ex premier e’ stato nuovamente mandato a processo lo scorso marzo dal gup sempre per corruzione in atti giudiziari. In questo caso assieme ad Aris Espinosa, Elisa Toti, Miriam Loddo e Giovanna Rigato, da lui corrotte, secondo i pm, in cambio della versione sulle “cene eleganti”. In questa tranche sono finiti i versamenti piu’ recenti (oltre 400mila euro in tutto) dell’ex premier, fino all’autunno 2016, alle 4 giovani.
INCHIESTA RUBY TER ROMA – Il gup di Roma decidera’ il 16 maggio sulla richiesta di rinvio a giudizio per Berlusconi e per il cantante Mariano Apicella nell’ambito di uno dei filoni, giunto da Milano per competenza nella Capitale, dell’indagine Ruby ter. L’accusa nei confronti dell’ex presidente del Consiglio e’ di corruzione in atti giudiziari, mentre Apicella risponde di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza.
PROCESSO RUBY TER SIENA – Si e’ da poco aperto il processo a Berlusconi a Siena, dove il Cavaliere e’ stato rinviato a giudizio con l’accusa di corruzione in atti giudiziari. A giudizio, per falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, anche il pianista senese di Arcore, Danilo Mariani. Secondo l’accusa i bonifici mensili da 3mila euro effettuati da Berlusconi a Mariani come ‘rimborsi spese’ sarebbero stati, invece, dei pagamenti per indurre il pianista alla falsa testimonianza sul caso delle ‘olgettine’.
INCHIESTA RUBY TER TORINO – A Torino il filone Ruby ter, trasmesso per competenza territoriale da Milano e che vede imputati Berlusconi e l’ex showgirl Roberta Bonasia, e’ ancora in fase di udienza preliminare.
INCHIESTA SU STRAGI MAFIA ’93 – Nei mesi scorsi, poi, Berlusconi, per la terza volta in meno di venti anni, e’ stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Firenze per le stragi del 1993 a Roma, Milano e Firenze. L’iscrizione dell’ex premier e di Marcello Dell’Utri (in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa) sarebbe stata decisa dal procuratore Giuseppe Creazzo dopo il via libera del gip alla riapertura dell’indagine.
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