E’ stata fissata per il 18 maggio l’udienza preliminare, che si terrà nel tribunale di Venezia, a carico del professore d’inglese Stefano Perale accusato del duplice omicidio di Anastasia Shakurova, di 30 anni, di cui si era invaghito, e il suo compagno Biagio Junior Buonomo, ingegnere di 31 anni, originario di Sant’Arpino in provincia di Caserta ma era cresciuto a Sant’Antino. L’omicidio, che potrebbe inquadrarsi in un episodio della serie “A cena con delitto” si consumò il 18 giugno dello scorso anno a Mestre in provincia di Venezia. Il professore Perale, molto conosciuto per organizzare periodicamente gli ‘spritz english’ con gli studenti, incontri per bere assieme l’aperitivo parlando rigorosamente in inglese, aveva invitato a cena la coppia che avrebbe peraltro voluto comunicargli che la donna era incinta al quinto mese di gravidanza. Era stato proprio questo secondo l’accusa a far scattare la molla omicida nell’uomo. I due giovane sarebbero stati in parte sedati con un mix di farmaci. La donna sarebbe stata uccisa per soffocamento in camera da letto, mentre l’uomo a sprangate quando, riavutosi, avrebbe fatto un estremo tentativo di fuga. Fu lo stesso Perale, in stato confusionale, a chiamare in piena notte la Polizia e confessare: “venite ho ucciso due persone”. Quando gli agenti arrivarono sul posto i segni della carneficina erano ancora evidenti, a partire dalla grande macchia di sangue all’ingresso del condominio. L’uomo aveva prima fatto bere alla coppia una sostanza narcotizzante, mescolata alle bibite servite a tavola, e poi li aveva uccisi. Si accanì prima sulla sua ex, una bella ragazza dai lunghi capelli castani che aveva studiato all’Universita’ Ca’ Foscari di Venezia, soffocandola in camera da letto, forse con un fazzoletto premuto a lungo sul volto abusando perfino sessualemente della ragazza già morta, e poi rivolese la sua rabbia contro il ‘rivale’, colpito a sprangate in cucina e finito, nell’androne del palazzo, raggiunto in un disperato tentativo di fuga.Nell’udienza preliminare oer Anastasia si costituirà parte civile l’ex marito, attraverso il legale Monica Marchi. Mentre i genitori di Biagio e la sorella sono rappresentati in udienza dall’avvocato Raffaele Costanzo. Biagio junior Buonomo era originario di Sant’Arpino in provincia di Caserta ma era cresciuto a Sant’Antimo. Vito Buonomo, padre del ragazzo ucciso, lavora come geometra al comune di Sant’Arpino e la sua è una famiglia molto conosciuta nel paese casertano. Biagio junior aveva molti amici a Sant’Antimo dove era cresciuto. Aveva studiato al liceo Diaz di Caserta, poi la laurea in ingegneria all’ università Federico II di Napoli.Da qualche anno viveva a Gallarate, in provincia di Varese, insieme alla bellissima ragazza russa. I due erano stati in Campania la settimana prima del duplice omicidio a Barano d’Ischia, dove aveva preso la residenza, per le elezioni comunali. La donna aspettava un bambino e avevano acquistato una casa a Mestre.
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