Carletto Ancelotti sarebbe in procinto di tornare in Italia e lo farebbe sedendosi sulla panchina del Napoli. Ieri, lungo vertice con Aurelio De Laurentiis negli studi della Filmauro a Roma. Nella giornata di oggi a Roma, nella sede della Filmauro, sono attesi anche i collaboratori dell’ex tecnico del Bayern che comporranno il suo staff di lavoro sotto il Vesuvio. Ad Ancelotti sarebbe stato offerto un contratto biennale con opzione per il terzo anno da 6,5 milioni a stagione. Le parti sono vicinissime.Ancelotti vuole portare dal Bayern il centrocampista cileno Vidal e l’attaccante del Real, BenzemaSi chiuderebbe così l’era di Maurizio Sarri al Napoli. Sarri che ha un contratto fino al 2020. Il presidente era da tempo convinto di volersi liberare di Sarri soprattutto perché si era reso conto che il tecnico non aveva più molta voglia di andare avanti con lui. L’atteggiamento assunto dall’allenatore nelle ultime settimane, anche dopo l’incontro a casa sua sette giorni fa, ha confermato la voglia di chiudere il rapporto. De Laurentiis, come ricorda Il Mattino, ha chiamato per l’ultima volta allo scoperto Sarri sulla questione del rinnovo contrattuale domenica sera, con quel suo «il tempo è scaduto»: come se fosse lui ad aspettare una mossa, un passo del tecnico.
A questo punto, se arriverà la fumata bianca, il Napoli dovrà pensare anche al modo con cui chiudere il rapporto con Sarri: possibile, a questo punto, l’esonero, con il pagamento della penale da 500 mila euro. Non avrebbe senso la risoluzione consensuale che ovviamente il tecnico azzurro potrebbe non accettare. Ieri qualcosa si stava per muovere. Perché Sarri, forse come una provocazione, si preparava al possibile incontro con i vertici azzurri in programma in queste ore con la sua decisione di restare ancora l’allenatore del Napoli ma senza più voler discutere del prolungamento del contratto e del nuovo ingaggio. Deluso com’era dalla mancata proposta concreta di rinnovo, aveva preso la decisione assieme al suo manager Pellegrini, di presentarsi all’appuntamento dicendo di voler rimanere ma senza più negoziare rinnovo o altro. A suo modo, una svolta all’impasse delle ultime settimane. Forse solo una mossa tattica. L’allenatore azzurro ha sempre giustificato i suoi tentennamenti con la necessità, l’urgenza, di un nuovo progetto tecnico ambizioso con il Napoli e nel contempo di un nuovo contratto con un ingaggio da top-coach. Non sono arrivati né l’uno né l’altro. A questo punto Sarri che nei giorni scorsi ha rispedito più volte indietro gli emissari dello Zenit San Pietroburgo pronti a coprirlo di rubli e disponibili a versare la clausola (ma Sarri non ha dato il placet), potrà accasarsi senza pagare la clausola. A meno che nel contratto firmato con De Laurentiis non ci siano altri cavilli al momento non conosciuti. Peraltro, domani è un altro giorno anche per Sarri: il Chelsea potrebbe mettere alla porta Conte e sabato, senza conquista della Champions, il Real potrebbe licenziare Zidane: potenzialmente, un putiferio è in arrivo su un bel po’ di panchine. E questo potrebbe far accasare presto Sarri
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