Una situazione “intollerabile” che “offende l’onestà intellettuale e la dignità professionale di quanti in questi giorni si adoperano con spirito di abnegazione e sacrificio per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini e degli ospiti della Costiera”. E’ quanto si legge in una lettera aperta a firma del consigliere comunale di Amalfi delegato alla Polizia municipale, Giorgio Stancati, e della comandante della Polizia Municipale di Amalfi, Agnese Martingano, che lanciano una riflessione a seguito di ponti del 25 e del 1° maggio caratterizzati “da ingorghi deliranti” sulla strada statale 163 Amalfitana. Stancati e Martingano ricordano che, in occasione del tavolo tecnico convocato in Prefettura lo scorso 27 marzo, “sindaci, organi di polizia e rappresentanti delle collettività locali” hanno richiesto all’Anas “l’adozione di una regolamentazione più restrittiva sulla circolazione dei bus turistici, soprattutto nelle giornate a ridosso di festività nazionali che da sempre rappresentano per la Costiera Amalfitana momenti di estrema criticità per la vivibilità cittadina delle nostre comunità”, ribadendo “la necessità di adottare un sistema di controllo degli accessi dai 4 varchi esistenti (Positano, Agerola, Valico di Chiunzi e Vietri sul Mare) alla statale Amalfitana, al fine di contingentare a monte i flussi”. In particolare, Stancati e Martingano sottolineano di aver “chiesto ufficialmente che non venissero rilasciate ulteriori autorizzazioni ad altre società private, oltre quelle già rilasciate che ammontano a circa 70 corse giornaliere, che significa 70 bus che ogni giorno, regolarmente, percorrono la SS 163”. Ma, aggiungono, “a sfregio rispetto a quanto rappresentato dai sindaci dei vari Comuni della Costa d’Amalfi, scopriamo che la Provincia di Salerno il giorno 18 aprile 2018 avrebbe rilasciato un’altra autorizzazione ad una società di Sorrento con 9 ulteriori tratte da coprire sempre con bus, sempre Tpl, di cui peraltro non si conoscono neppure i dettagli di esercizio come numero di corse, orari, capolinea, fermate”. “A questo punto – aggiungono – ogni ulteriore ragionamento appare superfluo. Quella che era la nostra unica certezza, limitare l’accesso degli autobus turistici in Costa d’Amalfi, non appare più un obiettivo comune. E così, al termine di un lungo ponte vacanziero che, nel rispetto della migliore delle tradizioni, è stato caratterizzato da ingorghi deliranti e dalla totale paralisi determinata dalla presenza sul territorio a vario titolo di centinaia di bus (solo nella giornata del 30 aprile abbiamo registrato la presenza ad Amalfi di circa 200 bus e minibus), resta la rabbia nel vedere la nostra terra violentata”. Secondo Stancati e Martingano “tutto questo è a nostro avviso assolutamente intollerabile. Ma la rassegnazione non ci appartiene. Noi – concludono – continueremo a lottare per quelle maggioranze silenziose che con il loro silenzio chiedono soltanto rispetto”.
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