Madre terra e spiritualità, arte e amore, fusioni di suoni elettronici, etnici e mistici sciamanici. Musica per ballare ma anche per l’anima. Sarà uno straordinario live set al tramonto, quello in programma al Dum Dum Republic per domenica 6 maggio. On stage, protagonista dell’arena che sorge sul mare, sarà Aiwaa, dj e producer che si sta facendo notare in tutta Europa, capace di fondere strumenti acustici ed elettronici, con influenze orientali che incrociano la cultura indiana e andina. Sonotrame sonore seducenti, quelle di Aiwaa, che fonde nella sua arte un melting pot multietnico, lui di origini colombiane, ma ormai di casa a Madrid e dj resident del Something Slow di Berlino.
Un viaggio ipnotico, sulla sottile linea di confine tra mistico e spirituale in una prospettiva, però, futuristica. Aiwaa porta con sé un nuovo stile di musica che tenta di condividere il più possibile in tutta Europa ed è il fondatore di “Nomadas”, una delle più importanti e popolari feste delle capitale spagnola.
In apertura, invece, le vibrazioni afro, tropical ed electronics travolgeranno la pista con Jungla Est, live set collettivo che riunisce il dj e music selector Ant Aka A-Tweed, che si muove in un range sonoro che spazia dal soul al funk, all’afrobeat, con un groove raro e un funk molto tropical. In un mash up dirompente, a far esplodere il floor, si aggiungerà la world music e il beat selvaggio di Mondo Cane – World Wild Beatz.
Annunciato, invece, uno dei concerti di punta della stagione estiva, quando faranno tappa al Dum Dum, i con il “Manifesto Tropical Summer Tour”, in cartellone il prossimo 17 giugno.
LA CAMPAGNA ECOSOSTENIBILE DEL DUM DUM: Milions of hearts for one Earth
Da alcune settimane, in occasione dell’Earth Day, la Giornata Mondiale della Terra, un evento che coinvolge il mondo intero e che induce a riflettere sulla disastrosa situazione ambientale del nostro pianeta, di cui tutti noi siamo responsabili, consapevoli o meno, il Dum Dum Republic ha lanciato la sfida “Non chiedere la cannuccia”, che si aggiunge alla visione green che dalla fondazione anima la filosofia del beach club. “Riesce difficile affermare che il nostro stile di vita “usa e getta” non è più sostenibile, che la terra che ci ospita per il breve passaggio della nostra vita non può reggere la follia di un sistema di produzione, volto solo alla ricerca del profitto, incurante dei danni irreversibili all’ambiente, ma tutti siamo chiamati in causa, attraverso i comportamenti quotidiani a ridurre il peso dei rifiuti, ad avere cura del nostro habitat. Nell’occasione lanciamo la nostra sfida: non chiedere la cannuccia! Per quanto essa sia diventata un oggetto del nostro immaginario all’apparenza innocuo, la cannuccia, nella sua tragica inutilità, rappresenta per l’ecosistema una sciagura mostruosa, responsabile dell’inquinamento delle spiagge, dei mari e della strage di specie animali. Aiutaci: siamo milioni di cuori su una sola terra, e non abbiamo un Pianeta di riserva, o forse un giorno sarà possibile, imbarcarci su navicelle spaziali verso Marte, ma sarà un triste esodo per i terrestri. Dubito che troveremo alberi di ciliegie rosse come labbra da baciare, a dirci che l’estate è ritornata”.
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