Complessivamente sono 15 gli indagati, tutti napoletani di Secondigliano i componenti della banda che truffava anziani in tutta la Campania: Ieri 8 sono stati arrestati su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere. La banda presentava una struttura definita “centrale” composta da Gennaro Altamura, e dai suoi figli Edgardo Altamura, Raffaele Altamura, Ciro Altamura, oltre a un altro figlio minore che è stato denunciato. Ogni componente dell’organizzazione aveva un ruolo nelle truffe ai danni degli anziani soli approfittando proprio della loro vulnerabilità.
I componenti della famiglia Altamura avevano il compito di raccogliere informazioni circa le abitudini delle vittime per poi contattarle preliminarmente dopo la scelta di Gennaro Altamura. Quando il primo approccio con la vittima risultava positivo, gli addetti alla “centrale” fornivano i dati agli “esecutori” i quali si recavano nell’abitazione delle vittime con un pacco da consegnare alludendo alla telefonata arrivata poco prima da parte del fantomatico nipote, ovvero il 17enne Ciro Altamura, colui che fingeva sempre di essere il nipote delle vittime annunciando l’arrivo del plico. Durante la prima telefonate di approccio, generalmente veniva utilizzato un modus operandi per indurre l’anziana a dire il nome di un nipote. “Nonna, pronto nonna mi senti?”, a quel punto quasi sempre gli anziani pronunciavano il nome di un parente che pensavano di aver riconosciuto dalla voce per telefono. Agli indagati vengono contestati circa 86 episodi di truffa ai danni di anziani avvenuti in tutta la Campania. Della banda facevano parte anche Vincenzo Tipaldi di 48 anni con Francesco Palladini conosciuto come ‘U cutoliano’ di 26 anni, rintracciato su Facebook dai militari. E ancora: Giovanni Varriale di 52 anni e Vincenzo Spera di 21 anni che si fa chiamare il Masaniello». Anna Muscerino di 21 anni, era l’unica donna della banda. Gli ultimi tre sono ristretti ai domiciliari.L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, ha accertato almeno 86 episodi di truffe realizzate in tutte le province campane con un modus operandi ormai collaudato, già emerso nelle operazioni effettuate lo scorso anno, quando i carabinieri arrestarono venti presunti truffatori.A febbraio del 2017 una donna di 70 anni aveva lanciato dal balcone della sua casa, in una busta – seguendo le indicazione dei truffatori – 7.700,00 euro. Raffaele Altamura, salendo le scale per raggiungere l’abitazione della donna e affacciandosi dal ballatoio per avvertire il complice che attendeva a braccia aperte la busta, aveva sghignazzato: “Vedi, amore, che la vecchia ti sta lanciando giù altre quattromila paparelle”.
15 INDAGATI Truffe agli anziani, coinvolto anche un minorenne
I NOMI
IN CARCERE Edgardo Altamura, 23 anni detto Eddy di Napoli Gennaro Altamura, 44 anni detto Genny di Napoli Raffaele Altamura, 21 anni di Napoli Vincenzo Tipaldi, 48 anni di Napoli Francesco Palladini, 25 anni detto ‘U Cutulian, di Napoli
AI DOMICILIARI Anna Muscerino, 33 anni detta ‘A Chiatton, di Napoli Vincenzo Spera, 22 anni detto Masaniello, di Napoli Giovanni Varriale, 52 anni di Napoli
INDAGATI A PIEDE LIBERO Enzo Cortina, 38 anni di Napoli Emmanuele Palmieri, 27 anni di Napoli Giuseppe Cardone, 52 anni di Napoli Antonio Metafora, 24 anni di Napoli Giuseppe Cardillo, 27 anni, detto Peppe u chiatt, di Napoli Giuseppe Esposito, 29 anni di Napoli Ciro Cesarino, 20 anni di Napoli
Articolo pubblicato il giorno 11 Aprile 2018 - 07:51