Quattro anni e sei mesi di reclusione e’ la condanna inflitta a Vittorio Gargiulo, funzionario del Cnr di Napoli, riconosciuto responsabile di peculato per somme di denaro di cui si sarebbe impossessato sottraendole ai fondi dell’istituto. La sentenza e’ stata emessa oggi, al termine del processo con rito abbreviato, dal gup del Tribunale di Napoli, Roberta Attena. L’accusa, rappresentata dai pm Ida Frongillo e Giancarlo Novelli, aveva chiesto cinque anni di reclusione. Ammonta a oltre un milione di euro la somma sottratta alle casse di un settore dell’ Istituto di ricerca nell’ambito del quale Gargiulo – all’epoca dei fatti segretario amministrativo dell’Istituto Ambiente marino costiero del Consiglio nazionale delle ricerche – era l’unico soggetto legittimato a firmare i mandati di pagamento. Con il denaro dell’Istituto avrebbe acquistato una vasca con idromassaggio, giochi da utilizzare per intrattenimento dei bambini, il suo ”secondo lavoro”, mobili, tende, teloni, materiale informatico per 500mila euro che avrebbe rivenduto attraverso il mercato del web. Parte dei soldi sarebbero stati utilizzati per pagare i lavori di ristrutturazione del suo appartamento.
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